Nella mattina di sabato 7 dicembre, Sua Eccellenza Monsignor Cantafora intervistato ai microfoni di City One, ha rilasciato la seguente intervista sulla presenza della Chiesa di Lamezia Terme nel campo della carità e del volontariato. Pubblichiamo di seguito il testo. La Chiesa di Lamezia Terme sta in questa città e nel suo territorio come uno strumento di Dio per accompagnare gli uomini. Ha due servizi principali, un servizio alla fede degli uomini e un servizio alla giustizia tra gli uomini.
In questo servizio alla giustizia c’è tutto il mondo della carità Una società giusta e una società in cui c’è spazio per l’amore gratuito, disinteressato, per la vicinanza al prossimo. Concretamente che cosa fa la Chiesa di Lamezia per chi è nel bisogno? Fa tre cose:
- Ascolta
- Osserva
- Discerne
Ascolta. Attraverso le caritas diffuse in modo capillare su tutto il territorio cerchiamo di essere delle sentinelle che si accorgono delle reali difficoltà delle persone. Osserviamo la realtà tenendo presente la situazione concreta e discerniamo su come intervenire. Per questo motivo ci sono i centri di Ascolto della Caritas, il Consultorio Familiare che ha pure una convenzione con il Comune di Lamezia Terme, l’Agenzia di Mediazione Culturale per gli immigrati e il grande lavoro della Fondazione Migrantes per l’integrazione e l’accompagnamento degli stranieri. Il lavoro come vede è di rete.
Sul concreto impegno basta pensare alla MENSA CARITAS che offre 300 pasti giornalieri, abbiamo dovuta ampliarla per poter contenere tutte le persone che richiedevano aiuto. La scorsa settimana abbiamo inaugurato CASA SHALOM a Sant’Eufemia per accogliere i senza tetto, per ultimo il Progetto Costruire Speranza che forma animatori per lavorare nei beni confiscati alla mafia. Noi sappiamo che non possiamo tacere di fronte a chi, anche se cristiano, nei fatti tollera l’illegalità. Per questo investiamo nel promuovere la cultura della legalità e dell’onestà. Una città ricca di legalità è una città ricca di speranza.
Dio si fa uomo, visibile, incontrabile. Noi cristiani continuiamo a incontrarlo nei poveri, nei sofferenti. Papa Francesco parla della carne di Cristo che dobbiamo toccare, amare e servire. L’augurio che faccio ai cristiani di Lamezia Terme è proprio quello di avvicinarsi ai luoghi dove Dio nasce che spesso sono i luoghi della solitudine e della sofferenza.