Radio Maria, la voce cristiana che entra nelle nostre case, ancora una volta in collegamento diretto con la parrocchia “S. Francesco di Paola” di Lamezia ovest, retta dai padri Minimi assieme a quella della vicina San Pancrazio. La diretta radio, dalle 7:25 alle 8.40 di ieri, lunedì 21 ottobre, col supporto tecnico del responsabile territoriale Ugo Gigliotti, è stata scandita dai seguenti momenti: il Santo Rosario, la recita delle Lodi e, a seguire, la Santa Messa (con omelia), officiata da padre Antonio Casciaro, del convento dei padri Minimi di via della Pace, e concelebrata da padre Antonio Bonacci, della stessa comunità religiosa, con l’animazione dei canti curata da Edmondo Liparota e Giuseppe Ruberto.
Radio Maria è l’emittente radiofonica cattolica italiana, nata nel 1983 come radio parrocchiale ad Arcellasco d’Erba, in provincia di Como e costituita come
Il collegamento in diretta dalla parrocchia di San Francesco di Paola in Lamezia Terme-Sambiase con Radio Maria (nella provincia di Catanzaro, la si ascolta in F.M. sui 102-107), a pochi giorni dall’inizio ufficiale dell’anno pastorale per tutti i gruppi esistenti in parrocchia, si è svolto ieri, lunedì 21 ottobre, in occasione della Memoria liturgica del Beato Nicola Barrè (elevato da Giovanni Paolo II agli onori degli altari il 7 marzo 1999, a Roma), Religioso Minimo (figlio spirituale del Santo Paolano), Fondatore delle Suore del Bambin Gesù. Tre di loro –attualmente: Gabriella Assolari, Maria Bolis e Marina Mugerli- prestano attivamente il loro operato nelle parrocchie di S. Francesco di Paola e S. Pancrazio (chiesa Matrice).
All’omelia padre Antonio Casciaro si è soffermato a parlare sull’esistenza terrena del Beato Nicola Barrè, “protesa all’instancabile servizio dei più poveri, di coloro che avevano un assoluto bisogno di formazione e di identità, come persone umane e cristiane. Il segreto che lo ha portato ad essere protagonista del suo periodo –ha aggiunto il frate minimo- è stato l’abbandono a Dio e la libertà come uomo, libertà che per lui consisteva nel praticare la volontà di Dio accettando prove, sofferenze, perché sapeva bene che tramite la difficoltà Dio prepara i suoi servi a vivere nel mondo ed essere suoi testimoni”.
Casciaro ha poi rimarcato che il Barrè “non si è mai ritenuto migliore degli altri solo perché ha fondato un istituto di suore che si dedicasse alla formazione dei giovani. Anzi quando le persone lo elogiavano per la sua opera, il beato Barrè rispondeva che tutto proveniva da Dio ed aggiungeva: <
Per le suore del Bambin Gesù, la cui missione oggi continua nei cinque continenti, la figura del Barrè viene tratteggiata come “un apostolo attento al cammino personale di ognuno verso Dio”; ancora, le Suore del Bambin Gesù ne evidenziano il carisma verso i piccoli e i poveri, invitando tutti ad imitarne l’esempio, “per scoprire -attingendo alla sua sorgente di spiritualità- il gusto di Dio”.
Di seguito, una breve biografia del Beato Barrè. Nicola Barrè nasce ad Amiens (Francia) il 21 ottobre 1621 e muore a Parigi il 31 maggio 1686. Una vita, quella del Barrè, dedita alla preghiera e ad un intenso apostolato, vissuto nel desiderio di far conoscere e amare Gesù Cristo a tutti gli uomini, soprattutto agli umili e ai piccoli. Entra nell’ordine dei Minimi di San Francesco di Paola nel 1640, a soli 19 anni, dopo aver terminato le scuole presso i Gesuiti della sua città. A 23 anni è professore di Filosofia e, una volta ordinato sacerdote, insegna Teologia. Nel 1659 è mandato a Rouen per le missioni popolari; ed è proprio qui che, colpito dalla miseria e dall’abbandono in cui versano i bambini e i ragazzi di quei quartieri, comunica la sua preoccupazione ad alcune giovani, che invita a mettersi, in maniera disinteressata, al servizio dei giovani e dell’infanzia abbandonata. Nascono le maestre delle “scuole della carità” del S. Bambino Gesù, oggi religiose e divise in due rami: le Suore del Bambino Gesù di Barrè e le Suore del Bambino Gesù-Provvidenza di Rouen.