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Vita diocesana

Affollate le Chiese lametine per la veglia di preghiera

Paolo Emanuele · 11 anni fa

Anche nelle chiese Parrocchiali della città e dell’intera diocesi della Piana, i fedeli hanno prontamente risposto all’invito del Santo Padre a riunirsi in preghiera per implorare il dono della pace fortemente minacciata in questi giorni.

A questo fine i Parroci della Chiesa locale hanno aderito al suggerimento del Vescovo diocesano, S.E. Luigi Antonio Cantafora, contenuto in un comunicato della Curia tempestivamente diffuso all’indomani dell’indizione di una giornata “di preghiera e digiuno”, perché, ai livelli competenti, si faccia strada l’impegno a trovare una soluzione “politica” capace di allontanare gli attuali diffusi focolai di guerra.

E sabato sera, tutte le chiese parrocchiali sono rimaste aperte dalle ore 19 alle 24 per consentire “la preghiera personale dei fedeli” e prendere parte ad un momento di adorazione Eucaristica comunitaria, in comunione con Papa Francesco, il quale, in quelle stesse ore, presiedeva in Piazza S.Pietro una grande assemblea di cristiani, rappresentanti dei fedeli di tutto il mondo, che imploravano appunto il fortemente minacciato dono della Pace. Di quella pace vera e completa, chiaramente definibile da tutte le predicazioni di Gesù, da tutto il Vangelo, da tutta l’opera della Chiesa. Una pace – lo ha ribadito con insistenza il Papa soprattutto in queste ultime settimane – che è assenza di guerra; ma non solo. Essa deve essere anche frutto di giustizia nel rispetto dei diritti e dei doveri di ciascun uomo e di ciascun popolo; termine riassuntivo della condizione umana, perché finalizzata alla promozione totale dell’uomo sotto tutti gli aspetti ed allo sviluppo integrale dei popoli. è questa la richiesta di pace in senso cristiano che dagli edifici sacri, anche del territorio lametino, si è levata sabato sera e domenica, sempre secondo le indicazioni del Vescovo Cantafora, ha trovato “una particolare intenzione” nella Preghiera universale delle messe festive celebrate nelle Curie diocesane.