Nel secondo appuntamento del Magna Graecia Teatro Festival, di scena nell’incantevole scenario dell’Abbazia Benedettina di S. Eufemia Vetere a Lamezia Terme, la Giovanna D’Arco della poetessa Maria Luisa Spaziani, interpretata da Elisabetta Pozzi, per la regia di Andrea Chiodi. La Pozzi, una delle attrici più grandi della scena teatrale italiana, ha proposto uno spettacolo poetico e al contempo visionario, in cui la forza espressiva della parola è stata accompagnata dalla suggestione evocativa delle immagini e dalle musiche di Daniele D’Angelo. Elisabetta Pozzi ha portato in scena la vicenda di Giovanna D’Arco, la cui storia, com’è noto ai più, porta dal processo di condanna a morte come eretica a quello di riabilitazione, fino alla sua stessa santificazione.
“Giovanna D’Arco –riportiamo da Wikipedia-, eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, oggi è conosciuta anche come la Pulzella d’Orléans. Riunì al proprio Paese parte del territorio caduto in mano inglese, contribuendo a risollevarne le sorti durante la guerra dei cent'anni, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi. Catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi che la sottoposero a un processo per eresia, al termine del quale, il 30 maggio 1431, fu condannata al rogo e arsa viva. Nel 1456 papa Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiarò la nullità di tale processo. Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona di Francia”.
Il personaggio di Giovanna D’Arco, di questa santa con la spada in mano, è stato scoperto da una Maria Luisa Spaziani dodicenne, e ben presto ne è diventato il suo modello.
Due attrici stanno accompagnato Elisabetta Pozzi durante la sua performance nei siti archeologici della Calabria scelti dalla Regione per presentare lo spettacolo (e tra questi siti, l’Abbazia benedettina): Simonetta Carta e Francesca Porrini, due attrici che hanno cantato dal vivo, dando movimento alla scena.
L’Abbazia benedettina di S. Eufemia Vetere, farà ancora da splendida location per gli ultimi due appuntamenti del MGTF. Due appuntamenti di grosso calibro, con protagonisti Massimo Ranieri in “Riccardo III” di William Shakespeare, la sera di ferragosto; e Miche Placido in una serata dedicata all’amore, dal titolo che sa di dantesco “Amor ch’a nullo amato… amar perdona”, la sera del 23 agosto.