Le luci soffuse hanno fatto da sfondo all’ingresso, accolto dagli applausi e da un nuvolone di fumo artificiale, del cantautore Amedeo Minghi, che ha segnato il momento clou della Gmg diocesana (in preparazione alla GMG di Rio de Janeiro del prossimo luglio, la prima per Papa Francesco), organizzata dal Servizio diocesano di Pastorale giovanile, diretto da don Fabio Stanizzo e dalla Fondazione Paolo VI, presieduta da don Giuseppe Montano. Nell’Auditorium dell’ex Magistrale (con un ringraziamento al dirigente dell’istituto, Giovanni Martello, per la concessione dei locali), riempito subito da tantissimi giovani, provenienti da tutta la diocesi lametina, Minghi ha presentato una sintesi del suo spettacolo “I giganti della fede”: partendo da Abramo (“ricordate –ha evidenziato il cantautore- quando gli viene detto di sacrificare il figlio”), fino ad arrivare a don Pino Puglisi (“ucciso dalla mafia; e prima di essere ucciso, disse all’uomo che stava per premere il grilletto: me l’aspettavo”),
passando per Francesco d’Assisi, Madre Teresa di Calcutta (“Lei veniva da una famiglia ricca –ha evidenziato Minghi-, ma non ha preso nulla di quella ricchezza”), padre Massimiliano Kolbe (“che diede la sua vita al posto di un altro in un campo di concentramento”) e Giovanni Paolo II (“Il Papa che in 27 anni di pontificato ha cambiato il panorama della Chiesa e del mondo”), Minghi ha proposto canzoni a sfondo religioso, ad iniziare da
nostro vescovo mons. Cantafora, che ha esortato i giovani a “vivere un pezzo di storia con Qualcuno, con Cristo, perché quel Qualcuno diventa la risposta a tutte le nostre domande”, Minghi ha concluso proponendo i suoi vecchi successi, da
La giornata diocesana dei giovani ha preso il via nel primo pomeriggio di sabato 1° giugno davanti la chiesa del Rosario, in P.za della Repubblica, per l’accoglienza dei giovani e la consegna dei foulard. Il tema scelto quest’anno è tratto dal Vangelo di Matteo, capitolo 28, versetto 10: <
Il vescovo poi si è rivolto ai giovani provenienti da tutta la diocesi lametina, ai quali ha detto “la vostra presenza, la vostra allegria sono la testimonianza che la fede è viva. E anche se la tristezza naviga in tanti giovani e i problemi si sono fatti più duri, bisogna riportare tutto all’essenziale, incentrare tutto su Cristo. La fede fa crescere e permette di affrontare la vita, di superare gli ostacoli. E’Cristo il cammino, la bellezza, la bontà, l’amore. Non abbiate paura di mettere in gioco la vostra vita, di volare alto; occorrono giovani controcorrente. E sappiate che Dio ci ama persino quando siamo malvagi e peccatori. Coraggio, la vita è un grande dono. E auguri a tutti per una vita buona, vera e bella”.
A seguire, c’è stata la lettura dell’Atto di affidamento a Maria; dopodichè con il Vescovo si è partiti tutti in processione -alla quale si è unito anche il sindaco di Lamezia, Gianni Speranza- verso il Liceo “Campanella” (durante il tragitto sono state lette alcune meditazioni, tratte dal Messaggio di Benedetto XVI per la GMG di Rio) per ascoltare la testimonianza di Amedeo Minghi.
La Gmg si è conclusa con un momento di animazione per tutti i giovani, che hanno organizzato dei giochi a squadre nell’area adiacente l’istituto “Campanella”.