·

Vita diocesana

Messa in Duomo con offerta olio al Quadro Divino presieduta dal card De Giorgi

Paolo Emanuele · 12 anni fa

Chiesa Cattedrale gremita giovedì sera per la Solenne Celebrazione Eucaristica, presieduta dal cardinale emerito, arcivescovo di Palermo Salvatore De Giorgi. Alle 18:25 il prelato, accompagnato dal vescovo di Lamezia mons. Cantafora, ha fatto ingresso in Cattedrale, dove ha sostato in preghiera per qualche minuto dinanzi al Tabernacolo. Subito dopo, presieduta dal cardinale De Giorgi, ha avuto inizio la Solenne Celebrazione Eucaristica, concelebrata dal nostro Vescovo e da numerosi sacerdoti della diocesi e animata dal coro diretto dal M° Attilio Lorenti.

Nel corso della funzione si è ripetuta –come ormai accade da qualche anno a questa parte- l’offerta dell’olio votivo per alimentare la lampada che arderà per tutto maggio dinanzi al Quadro Divino della Quercia di Visora, giunto da Conflenti a Lamezia per il mese mariano.

Ad offrire l’olio quest’anno è stata la Vicaria di Nocera Terinese”, guidata da don Maurizio Mete, che all’inizio della Celebrazione ha ringraziato “Sua Eminenza per essere in mezzo a noi. L’offerta dell’olio –ha proseguito il sacerdote- ci deve stimolare altresì a prendere coscienza del valore della solidarietà e della condivisione, chiamati anche alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa ad assumere atteggiamenti coerenti nella vita privata”.

Il cardinale Salvatore De Giorgi, prendendo brevemente la parola, ha subito portato il saluto di Papa Francesco “Non solo il saluto –ha detto Sua Eminenza-, ma anche la Benedizione papale che mi ha concesso di impartire, con annessa indulgenza plenaria alle solite condizioni”.

All’omelia, il cardinale De Giorgi ha sottolineato che essere insieme per celebrare l’Eucaristia nel mese mariano che si sta svolgendo in Duomo, significa esserci “per celebrare la Pasqua del Signore con Maria, significa metterci e stare alla scuola di Maria, la Quale ci ricorda che la fede si nutre con la Parola di Dio, da annunziare con entusiasmo, anche se da una recente indagine in Italia –ha fatto notare il cardinale-, la Parola di Dio non è abbastanza conosciuta”. Poi De Giorgi ha spostato l’attenzione sulla Lettera di indizione dell’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI e in corso di svolgimento. “Benedetto XVI –ha detto il cardinale emerito De Giorgi- ha voluto proporre nell’Anno della Fede un triplice impegno: recitare ogni giorno il Credo; leggere e ascoltare in preghiera un brano della Bibbia, del Vangelo; leggere almeno una pagina al giorno del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica”.

Il cardinale ha anche posto l’accento “sul degrado delle famiglie, perché –ha detto- si è appannata la speranza. E Maria ha sperato contro ogni speranza”, indicando ai presenti che “una preghiera particolarmente cara a Maria è il Rosario”, invitando i fedeli a recitarlo “in famiglia o anche da soli”. Poi De Giorgi ha parlato del significato dell’olio, “l’olio della speranza, che esprime anche la nostra consacrazione; è l’olio della santità. E tutto il messaggio di Maria è un invito alla santità”, concludendo l’omelia che “la grazia più grande da chiedere alla Dispensatrice di tutte le grazie è la fedeltà”.

Subito dopo, il cardinale ha acceso la lampada, alimentata con l’olio votivo che arderà in Cattedrale dinanzi al Quadro Divino per tutto il mese di maggio.

Prima della benedizione finale, ha preso la parola il nostro Vescovo mons. Cantafora, rivolgendo il suo più sentito ringraziamento a Sua Eminenza “per aver condiviso con me tutta un’intera giornata: in mattinata nell’incontro per il consueto ritiro del clero presso l’Oasi Bartolomea; nel primo pomeriggio per aver tenuto a battesimo la sede lametina dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti); e in serata per la Solenne Celebrazione Eucaristica”. Il presule ha, poi, ringraziato la Vicaria di Nocera Terinese, “un territorio –ha detto mons. Cantafora- ricco di imprenditori e dove abbiamo aperto la terza Scuola di Dottrina Sociale della Chiesa”. Il Vescovo si è poi soffermato sulle celebrazioni del mese mariano, “che in Cattedrale ha assunto negli anni un valore diocesano. Veneriamo la Madre di Dio perché Lei, certezza della nostra speranza, ci ottenga una fede viva”. Infine, mons. Cantafora ha preso in prestito le parole di Papa Francesco , “affinché queste parole siano anche per la Chiesa di Lamezia una norma da seguire”.

Il cardinale ha impartito la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria, e l’assemblea si è sciolta, non prima però che i fedeli, attendendo il passaggio del rientro della processione, salutassero il cardinale emerito, arcivescovo di Palermo, Salvatore De Giorgi.