Il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, con il Responsabile Don Fabio Stanizzo, ha organizzato il 21 marzo 2013 la “Penitenziale di Quaresima” in Cattedrale, alla quale hanno partecipato i ragazzi di diverse parrocchie della diocesi. L’incontro dei giovani con il Vescovo si è svolto in un clima di serenità e di grande esperienza spirituale. Il Vescovo nella riflessione sulla parabola del figliol prodigo (Lc 15, 1-4 e 10-32) ha detto che questa parabola Gesù l’ha pronunciata mentre tutti gli ascoltatori fanno i bravi, tutti si reputano gente a posto, garbata, tanto è vero che dicono “va sempre con i peccatori e le prostitute, è un mangione e un beone”.
Gesù in questa parabola ci racconta chi è suo Padre; se si vuol conoscere il Padre si guarda il volto di Gesù perché è uguale al volto del Padre.
Il figlio minore considera suo padre già finito, infatti gli dice “dammi” la parte del patrimonio che mi spetta. Il Padre divide praticamente la sua vita a questi figli. L’arroganza del ragazzo, il quale vuole essere libero, non pone limiti e costrizioni alla libertà che lo porta ad allontanarsi. Anche noi in questo tempo facciamo così, vogliamo vivere la vita (discoteche, ecc), niente di speciale purché basta sentirci totalmente liberi. Dopo aver sperperato il patrimonio, questo ragazzo sperimenta il suo fallimento “anche i maiali gli contendono le ghiande” e quando comincia a riflettere, pensa al suo tornaconto… tornerò da mio padre anche come schiavo… Il Padre nella sua infinita misericordia, invece, gli va incontro, lo accoglie a braccia aperte e lo inchioda alla sua responsabilità di figlio. Inoltre il Vescovo ha ribadito che nessuno di noi può essere peccatore se non è riconosciuto dal Padre come figlio, e che il Padre ci ama non perché siamo bravi, ma ci ama così come siamo senza nessun interesse se non quello di voler la salvezza di tutti.
Infine, il Vescovo con dei Sacerdoti hanno confessato i ragazzi.