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Cultura

Valjean ha concluso la stagione di prosa 2012/13 al Teatro Comunale di Lamezia

Antonio Cataudo · 12 anni fa

“Per la prima volta, come canta il tema di Marius e Cosette, -si riporta dal sito della compagnia www.valjeanmusical.it- si spinge così lontano da casa, addirittura nella meravigliosa terra di Calabria”. Lamezia Terme e il suo bellissimo Teatro Politeama sono stati, infatti, la scenografia ideale per la tappa del 15 e 16 marzo 2013, nell’ultimo appuntamento, in esclusiva regionale, della Stagione di Prosa al Teatro Comunale di Lamezia: “ Ogni uomo ha la propria redenzione”, musical teatrale di Fulvio Crivello, Sandro Cuccuini e Fabrizio Rizzolo, liberamente ispirato a “Les Misérables” di Victor Hugo.

Il musical, cantato e accompagnato da musiche, eseguite al pianoforte dal vivo dal M° Sandro Cuccuini, ha avuto come interpreti sei attori/cantanti: Fabrizio Rizzolo,Isabella Tabarini, Sebastiano Di Bella, Susi Amerio, Giorgio Menicacci e Diego Micheli; tutti diretti da Fulvio Crivello, che ha curato anche il libretto.

I sei interpreti -ruotando intorno ad una struttura rappresentata dal carro di Valjean- cambiano, si trasformano e trasformano, vestono e svestono continuamente i panni dei vari personaggi; e la scena diventa carcere, telaio, arredamento, barricata per raccontare insieme ai protagonisti la favola del “prigioniero 9430”, nella quale lo spettatore “fin dalle prime battute è trasportato indietro di due secoli, in un’atmosfera emozionante e intensa, tra il penitenziario di Tolone, la fabbrica di Monsieur Madeleine e gli strascichi della Rivoluzione francese”.

Jean Valjean, “un detenuto condannato ai lavori forzati per aver rubato un pane –dalle note di regia-, viene coinvolto in una rissa e in un tentativo di evasione. Nonostante abbia la possibilità di fuggire, Valjean decide invece di aiutare un secondino in pericolo. La Commissione disciplinare gli concede la grazia che gli permette di essere finalmente libero. Ma Javert, capo del carcere di Tolone, sostiene che Valjean non sarà mai un uomo libero, perché chi è stato un forzato non si libera mai realmente delle catene e rimane un numero: il prigioniero 9430. L’uomo secondo Javert è segnato: è una pianta che se nasce da un seme malato, tale rimane. E tornerà a delinquere. Da questo momento per Valjean, abbruttito dall’esperienza del carcere, rifiutato da tutti e senza amici, inizia una lotta all’ultimo respiro per sopravvivere e dimostrare di essere ancora un uomo e non un numero”.

Valjean è stato definito uno spettacolo imperdibile, unico nel suo genere in Italia. Totalmente originale, liberamente ispirato al romanzo “Les Misérables” di V. Hugo, e forgiato sullo stile delle produzioni “off” internazionali (Broadway, West End, Avignone), ha stupito pubblico e critica e ottenuto recensioni entusiastiche nelle sue prime 21 repliche nel Nord Italia. “La forte attualità e presa sul pubblico del tema trattato dallo spettacolo, è confermata anche dal grande successo del film, tratto dal romanzo di V. Hugo, che ha anche recentemente conquistato l’Oscar con Anne Hathaway come miglior attrice non protagonista. Venerdì 15 marzo alle 19 la compagnia ed Angela Dal Piaz, direttrice artistica del teatro, hanno incontrato la stampa nel foyer del Teatro Comunale Politeama. “Ho visto lo spettacolo al festival di Asti –ha commentato la Dal Piaz-, e sono rimasta entusiasta. E so che subito dopo la due giorni di Lamezia, il musical sarà proposto a Trento”. La direttrice artistica ha colto l’occasione per tracciare un bilancio della stagione di prosa 2012-2013: “296 spettatori di media, su 304 posti; 525 gi abbonamenti della Stagione. E come ogni anno, con l’ultimo appuntamento –ha rimarcato Dal Piaz-, sottoponiamo al pubblico il questionario di gradimento, le cui opinioni ci aiuteranno a migliorare il servizio e a renderlo sempre più rispondente alle esigenze del nostro pubblico”. Angela dal Piaz ha poi voluto ringraziare tutta la squadra del teatro Politeama, definendola “una squadra fantastica”.

Per Giovanna Villella, della segreteria artistica e organizzativa della Stagione di Prosa, “l’idea di poter offrire al nostro pubblico un musical sul reinserimento sociale degli ex detenuti, è stato un qualcosa che abbiamo accolto positivamente”. Giovanna Villella ha poi sfornato alcuni dati: “la nostra pagina facebook conta circa 4000 contatti e l’informazione viene continuamente aggiornata sul nostro sito per offrire al pubblico tutte le notizie di cui ha bisogno”.

E’poi intervenuto, stimolato dalle domande dei giornalisti, Fulvio Crivello, uno degli autori del musical. “Cercavo un tema che parlasse di redenzione; istintivamente la mia narrazione doveva passare attraverso la musica. Tutto questo è durato circa tre anni. Poi si è unito a noi Fabrizio Rizzolo, coautore. Il nostro musical è una narrazione che non si ferma mai… Lo spirito è rimasto quello di Vicotr Hugo; è a lui che ci siamo ispirati”. A Crivello, ha fatto eco Fabrizio Rizzolo, per parlare del progetto carcere, stimolato dalla domanda di Pina Abramo, assessore al Comune di Lamezia: “il progetto carcere –ha spiegato Rizzolo- è una iniziativa che noi abbiamo voluto fare volontariamente, grazie alla collaborazione con i Provveditorati alle Carceri. Ci sembrava che questo tipo di esperimento fosse importante. Quando siamo andati nelle carceri, abbiamo toccato realtà molto dure. Siamo stati a San Vittore e in altri due carceri della Lombardia. Quello che a noi interessa trasferire è il messaggio, e a giudicare dalle risposte dei detenuti, sembra di esserci riusciti. <>, ci ha detto un detenuto”.

Lo spettacolo, dunque, oltre che nei teatri, è in tournèe anche in molte carceri italiane, con l’intento di testimoniare ai detenuti il valore dell’impegno sociale come riscatto degli errori commessi.