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Cultura e Società

La comunione civile è la speranza della Calabria

Sabatino Savaglio · 12 anni fa

“Dalla memoria il futuro. I cattolici nell’azione civile e politica in Calabria”, il tema del convegno svoltosi venerdì 15 marzo al Palazzo Nicotera di Lamezia Terme. Un confronte a più voci sollecitati dal nuovo libro “Sotto il cielo di Calabria. Memorie di futuro in otto personalità lametine” (Editoriale Progetto 2000) di Filippo D’Andrea, membro della Società Filosofica Italiana e dell’Associazione Teologica Italiana. Dopo l’introduzione di Demetrio Guzzardi, editore, che ha sottolineato la bella premessa al volume del vaticanista de “Il Corriere della Sera” Luigi Accattoli, del quale abbiamo seguito in questi giorni dell’elezione papale diversi servizi televisivi sul nuovo Papa italo-argentino, Francesco, ha svolto la sua relazione l’on. Salvatore Magarò, presidente della Commissione Regionale Antimafia.

Egli si è soffermato sul senso profondo della testimonianza cattolica nella vita civile, ricordando la sua esperienza come presidente della ACLI di Cosenza negli anni ’70.

Paride Giardino, quale presidente dell’Azione Cattolica Diocesana, si è soffermato in particolare sulla sua conoscenza diretta di Gianni Renda e Giannetto De Sensi, ambedue dell’Azione Cattolica tra gli anni ’60 e ’70, in cui vi erano fermenti fortissimi di rinnovamento del modo di coniugare fede e storia, nella visione di un’identità laicale aggiornata sulla scia del Concilio Vaticano II.

Giuseppe Campisi, presidente della ACLI , tra altro si è soffermato sul senso di amore familiare comunicato dalla testimonianza della figlia Chiara sulla mamma Elvira Bruno D’Andrea, presente nel capitolo specifico del libro, in cui sono riportate anche parole commoventi del figlio Giuseppe. Vincenzo Massara, presidente del MCL, ha tracciato in particolare la prospettiva dell’impegno del laicato cattolica a Lamezia ed in Calabria riscoprendo il valore di riferimenti alla dottrina sociale cristiana.

Un momento emozionante è stata la performance musicale di Chiara D’Andrea accompagnato alla chitarra da Francesco Giampà, con l’interpretazione di tre brani: “Meridiana” composto con il padre Filippo, scritto in vernacolo calabrese, “Via degli ulivi”, poesia di Franco Costabile su musica di Filippo D’Andrea, e “Sconfinando”, canzone composta da Chiara, ricordando il volto della mamma.

La parola conclusiva è stata dell’Autore, che ha ricordato, oltre agli otto personaggi (Gianni Renda, Giovanni Renda, Basilio Sposato, p. Luigi Allevato, Raffaele Talarico, Franco Costabile, Giannetto De Sensi), anche Giuseppe De Benedetto, Tonino Arcieri, Vittorio Caimi, don Saverio Gatto ed il vescovo Moietta. Altri cattolici di valore di Lamezia. Un saluto ed un augurio dal convegno è stato indirizzato a Gennaro Anania, cattolico di alto profilo e di robusta testimonianza nella cultura e nella società calabrese. Fin dal secondo dopoguerra. Il prof. Filippo D’Andrea ha inteso ricordare l’avvio dell’attenzione ecclesiastica sul avv. Franco Bono, nato a Nicastro, e la consorte avviata nella Diocesi di Locri-Gerace, e quella dell’avv. Lombardi nell’arcivescovo di Catanzaro-Squillace, e che forse è giunto il momento di porre l’attenzione sull’eventuale riconoscimento ecclesiastico delle virtù eroiche di alcune straordinarie testimonianze laiche e sacerdotali della nostra diocesi di Lamezia Terme. “Nella storia religiosa e civile di Lamezia e del Lametino – ha affermato Filippo D’Andrea – vi sono luminose figure di cristiani e uomini giusti che hanno illuminato la comunità di verità, di bene e di bellezza umana, Bisogna proporli come modello di vita coerente e significativa in questa nostra terra calabra bisognosa di orientamenti alti e edificanti”. “Conoscere vite di Vangelo e di coscienza etica nutre la fiducia per costruire un avvenire di fratellanza e di comunione civile”, ha concluso l’Autore.