Stamani, alla presenza del vescovo, monsignor Giuseppe Schillaci, in veste di delegato Cec per la Caritas, è stato sottoscritto l'accordo al quale hanno aderito anche la Diocesi ed il Centro servizi volontariato (Csv) di Cosenza
C'è anche la Caritas della Diocesi di Lamezia Terme tra i firmatari dell'accordo di collaborazione al progetto “Inps per tutti”. Stamani, infatti, alla presenza di monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo della Diocesi di Lamezia Terme, in veste di delegato Cec per la Caritas, è stato sottoscritto l'accordo al quale hanno aderito pure la Diocesi ed il Centro servizi volontariato (Csv) di Cosenza.
Scopo del progetto, spiega il direttore della Caritas di Lamezia Terme, don Fabio Stanizzo, è quello di “realizzare azioni mirate al contrasto delle povertà e per questo ci auguriamo che nella prossima consulta regionale la platea degli aderenti possa allargarsi alle Caritas calabresi”.
Il progetto, promosso dall'Inps e avviato in prima istanza in alcune tra le maggiori città italiane, infatti, prevede la realizzazione di attività di orientamento specificamente rivolte a coloro che si trovano in condizioni di disagio socioeconomico che potrebbero non essere a conoscenza né essere adeguatamente informati sulle prestazioni socioassistenziali e previdenziali erogate dall'Inps a cui avrebbero diritto. Per poter favorire il più possibile la conoscenza e l'accesso da parte di questi ultimi alle prestazioni previdenziali e assistenziali erogate dall'Inps e loro spettanti con questo progetto si prevede la possibilità di ospitare presso alcune sedi territoriali di strutture pubbliche e private che svolgono attività di supporto per cittadini e persone in difficoltà economica, sociale, lavorativa e abitativa (p. es. case comunali, parrocchie, mense, centri di ascolto Caritas, dormitori, centri diurni, ecc.) postazioni gestite dall'Inps in cui operatori dedicati, affiancati eventualmente da operatori dell'anagrafe e anche da assistenti sociali - ove lo si concordi a livello locale - potranno, nei giorni e nelle ore stabilite, incontrare gli utenti di quelle strutture e fornire loro le informazioni richieste. In una prima fase il primo contatto con le persone prevede la compilazione da parte dei richiedenti di un questionario con cui l'operatore dell'Inps potrà capire a quali prestazioni la persona può accedere (reddito di cittadinanza, pensione di cittadinanza, assegno per il nucleo familiare, pensione di invalidità, ecc.).
Secondo quanto prevede l'accordo, infatti, ognuna delle parti, nell'ambito delle proprie attività istituzionali di informazione sulle misure di contrasto alla povertà nonché nell'ambito delle attività di promozione e consolidamento delle collaborazioni territoriali, si impegna a: supportare gli operatori delle Caritas parrocchiali e delle organizzazioni di volontariato, aderenti alla rete del Csv, mediante attività di consulenza e affiancamento, allo scopo di potenziare la rete dell'intervento locale per le persone in difficoltà; sostenere le persone in difficoltà, attraverso il Centro d'ascolto Caritas diocesana, gli sportelli del Csv e delle organizzazioni di volontariato, nelle procedure di adesione alle misure previste da Inps; organizzare momenti informativi di diffusione e promozione delle misure previste da Inps per le persone fragili; monitorare la platea dei soggetti presi in carico a livello territoriale per le finalità del progetto e confrontarsi con l'Inps in merito alle difficoltà riscontrate e alle criticità rilevate, individuando congiuntamente gli adeguati correttivi da apportare.
Dal canto suo, l'Inps, nell'ambito del ruolo di promotore e coordinatore del Progetto si impegna a: fornire indicazioni in ordine all'attuazione del progetto “Inps per tutti” ai Comuni, alla Caritas, alle altre Associazioni del terzo settore eventualmente coinvolte; fornire consulenza relativamente alle modalità di somministrazione del questionario on line e sulle prestazioni assistenziali e di contrasto alla povertà erogate dall'Istituto; indirizzare i potenziali beneficiari di prestazioni assistenziali in merito agli adempimenti necessari per poter accedere alle stesse, fornendo la correlata consulenza fino all'eventuale erogazione della prestazione.