"La pandemia sta aumentando le sacche di povertà ed il disagio sociale delle ultime ore ne è prova concreta". Va subito al nocciolo Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme (Catanzaro) che a LaPresse dichiara: "Come Chiesa non possiamo non essere attenti e vicini a questo disagio, che alcune categorie vivono in modo più incisivo e che necessita di risposte immediate. Ecco perché - continua il presule, da quasi due anni nella diocesi della piana - occorre concretizzare una rete che coinvolga le Istituzioni e le persone prestando, però, l'attenzione necessaria a non favorire lo sfascio totale e la violenza. In questo senso la rete di solidarietà mi sembra la risposta adatta a dare risposte, guardando con particolare attenzione verso i più deboli ed i più vulnerabili".
"Questa pandemia sta lasciando dietro di sè uno strascico notevole con un malessere che in queste ore sta emergendo prepotentemente. Già lo scorso gennaio - dice ancora Schillaci - , nell'introdurre i lavori del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti ha parlato delle varie fratture che la pandemia sta trasformando da isolate in associate, coinvolgendo tutti i legamenti che tengono uniti i nostri territori, facendo riferimento alla frattura sanitaria, sociale, delle nuove povertà, educativa e sottolineando "il dono della riconciliazione che c'impegna, come cristiani e cittadini, a una risposta di comunione e corresponsabilità. La Chiesa, quindi, proprio perché segno e strumento di unione, di comunione, di pace, di giustizia e di prossimità deve operare in questa direzione - conclude il vescovo di Lamezia Terme - stando accanto agli ultimi e contribuendo a creare quelle condizioni che possano permettere di uscire da questo difficile periodo, riuscendo a guardare in profondità anche le sfide che questo momento così complicato ci sta ponendo davanti senza dimenticare l'insegnamento evangelico”.
La parola del Vescovo
Covid, Rete di solidarieta' per evitare fratture di violenza
LaPresse · 4 anni fa