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Vita diocesana

La forza di un incontro

Maria Rita Di Cello · 4 anni fa

Ricordare Don Nicola Giordano, sacerdote e maestro, a due anni dalla sua morte, significa aprire il cuore alla lode ed al ringraziamento a Dio Padre, che nella sua infinità bontà e grazia, opera meraviglie nella vita degli uomini. Pensando a lui, nella mia mente si affollano tanti ricordi ed esperienze di gioia condivisa. Innamorato di Cristo, con un sorriso scaldava il tuo cuore, donandoti un senso di pace e di pienezza. È l'autunno del 2004, quando i nostri occhi s'incontrano per la prima volta. Sacerdote e docente stimatissimo, fondatore del Movimento di Spiritualità Vivere In e dell'Istituto Secolare Jesus Victima, è stato autore di numerose opere. La sua attività si è posta sempre al servizio della formazione. È stato direttore della casa Editrice Vivere In e dell'omonimo bimestrale. Una ricchezza culturale la sua, impressionante, non ti stancavi mai di ascoltarlo. Ti metteva dentro una fame di Dio con la sua capacità di penetrare la Sacra Scrittura. Svegliarsi all'alba e trovarlo assorto in preghiera, con gli occhi fissi al tabernacolo, ti dava un senso profondo di trascendenza. È nella celebrazione eucaristica, però che riuscivo a percepire il suo intimo tormento. Gesù sofferente lo attendeva lì, mai si sarebbe sottratto a questo incontro amoroso. La vitalità e l'allegria che lo abitavano, mi hanno sempre incantato. Una proposta di ottimismo la sua, che non scaturiva da ovvie e terrene banalità, quanto dalla certezza che tutto è buono, tutto è bello, perché viene da Dio che è bellezza e bontà infinita. Il tanto atteso incontro con quel Dio che ha amato follemente sino alla consumazione, un giorno è arrivato. L'ultima volta in quel letto, i suoi occhi mi scrutavano dentro come sempre. L'ho rassicurato: - Non verrà mai meno l'amore per Gesù ma tu aiutami. Solo in quell'istante, ha abbassato lo sguardo. Era quello che voleva sentire. Era il suo piccolo testamento: amare Gesù come lui aveva amato e cercato in ogni fratello e sorella sparsi nel mondo. Il suo deposito non concede riposo, ci interpella sempre e noi fedeli alla Parola ci lasceremo guidare dallo Spirito Santo per le strade del mondo, progettando nuovi sentieri per una nuova umanità. Ma tu caro Don Nicola intercedi presso il Padre, affinché non venga mai meno la freschezza del messaggio evangelico e la gioia di farsi dono. Il coraggio delle battaglie, la pazienza nell'attesa, l'ansia apostolica, come chi sa che il tempo donato all'uomo, non è mai tempo perso, perché tempo donato a Dio.