Una donna ed un uomo del panorama letterario italiano come voci rappresentative del mistero pasquale: dal Canzoniere dell'una agli Inni sacri dell'altro la storia divina si squaderna attraverso la versificazione co-creativa di grandi artisti della parola al servizio del Verbo.
In pieno Rinascimento abbiamo Gaspara Stampa (1523-1554), perla rara di rappresentanza femminile in pieno '500:
Tu volesti per noi, Signor, morire,
Tu ricomprasti tutto il seme umano:
Dolce Signor, non mi lasciar perire!
Durante il Romanticismo, invece, abbiamo il nostro Alessandro Manzoni (1785-1873), che nell'inno La Resurrezione del 1812, ispirato, si è lasciato dire:
È risorto: il capo santo
Più non riposa nel sudario
È risorto: dall'un canto
Dell'avello solitario
Sta il coperchio rovesciato.
Come un forte inebriato
Il Signor si risvegliò.
…..
Tale il marmo inoperoso,
Che premea l'arca scavata,
Gittò via quel Vigoroso,
Quando l'anima tornata
Dalla squallida vallea,
Al Divino che tacea:
Sorgi, disse, io son con Te.
Nel giorno della Resurrezione esclama:
Era l'alba;
e molli il viso
Madddalena e l'altre donne
Fean lamento sull'Ucciso…
…….
Un estranio giovinetto
Si posò sul monumento:
Era folgore l'aspetto,
Era neve il vestimento:
Alla mesta che ‘l richiese
Diè risposta quel cortese:
È risorto; non è qui.
…….
O fratelli, il santo rito
Sol di gaudio oggi ragiona;
Oggi è giorno di convito;
Oggi esulta ogni persona…
………
Nel Signor chi si confida
Col Signor risorgerà.
Insomma, abbiamo una letteratura che si affianca alle Pagine sacre con altrettanta forza e bellezza: nel nome della Croce, per darle altrettanta voce. Dono dello Spirito, quello della scienza e della profezia! Sia lodato Gesù Cristo…
(Dia)logos
Da Gaspara Stampa a Manzoni: la Passione pasquale in poesia
Francesco Polopoli · 4 anni fa