Disposizioni alla luce dell'ultimo Dpcm
Circa la conciliazione tra il “divieto di spostamento anche all'interno del proprio comune se non per necessità autocertificate” e la “necessità dei nostri fedeli di poter partecipare a Messa”, dopo aver sentito il parere dell'Autorita' Civile locale, si precisa che i fedeli possono recarsi in Chiesa e che e' necessario giustificare lo spostamento scrivendo sull'autocertificazione di cui debbono essere muniti che lo si fa per “motivi di necessità”.
Per quanto riguarda tutto il resto rimane tutto secondo le disposizioni già in vigore.
Per tutto il tempo della durata dell'ultimo Dpcm, gli uffici della Curia saranno aperti solo per affari urgenti unicamente il mercoledi' ed il giovedi'.
Per tutte le altre attività pastorali il Vescovo si raccomanda con noi di usare quel “buon senso” richiesto a ogni cittadino in questo tempo per contenere il contagio limitandoci esclusivamente a ciò che può essere considerato assolutamente inderogabile o veramente urgente.
Per quanto concerne le "Celebrazioni", cosi' come ci viene ricordato anche dalla Cei, “il testo precisa nuovamente che “l'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro” (art.1 comma 9 lettera p). Come già nei precedenti Dpcm viene chiarito che le celebrazioni con la partecipazione del popolo si svolgano nel rispetto del protocollo sottoscritto dal Governo e dalla Conferenza Episcopale Italiana, integrato con le successive indicazioni del Comitato tecnico-scientifico (art. 1 comma 9 lettera q). Nessun cambiamento, quindi, per ciò che concerne le celebrazioni. Per recarsi alle celebrazioni o nei luoghi di culto, nelle zone rosse, deve essere compilata l'autocertificazione.
Per quanto riguarda "Catechesi e attività pastorali", infine “alla luce delle indicazioni del Dpcm, si consiglia una consapevole prudenza per lo svolgimento della catechesi e per le altre attività pastorali. Si raccomanda l'applicazione dei protocolli indicati dalle autorità. Si abbia cura di non disperdere l'attenzione alla persona e alle relazioni, con il coinvolgimento delle famiglie, anche attraverso l'uso del digitale. Già l'Ufficio catechistico nazionale con il testo “Ripartiamo insieme” aveva suggerito alcune piste operative. In particolare, per le zone rosse, si evitino momenti in presenza favorendo, con creatività, modalità di incontro già sperimentate nei mesi precedenti. Con la dovuta attenzione alle varie fasce di età”.
Sentiamoci uniti in preghiera perché il Signore ci liberi da questa difficile e grave ora.
Fraternamente in Cristo