Le sue canzoni raccontano delle storie, che ti catturano e ti portano in un viaggio fatto di emozioni e intriso di spiritualità. “Ho capito che la musica può costituire un per andare la routine di ogni giorno, per ampliare la nostra spiritualità… e scoprire il Dio che abita dentro ognuno di noi”.
E’soltanto uno dei tanti messaggi attraverso i quali Cheryl Porter, la cantante nera nata a Chicago, ma che vive in Italia da diversi anni (dal 1995 a Vicenza), ha saputo conquistare il cuore dei lametini, accorsi numerosi nei due concerti da lei tenuti con il suo gruppo, gli “Halleluiah Gospel Singers” -accompagnati da una band (Guido Torelli, al basso elettrico; Paolo Vianello, al pianoforte; e Gianni Bertoncini, alla batteria)-, nella serata di Santo Stefano ed in quella successiva, rispettivamente, nella chiesa Matrice di Sambiase e nella Cattedrale di Nicastro.
Il doppio concerto
Il direttore artistico dell’AMA Francesco Pollice, nell’introdurre il concerto nelle due serate, ha tracciato una breve scheda della cantante, i cui esordi la vedono prima calcare il mondo della musica lirica e poi di quella classica. Accompagnata da varie orchestre americane, come soprano drammatico Cheryl canta i ruoli delle grandi dive di Puccini, Rossini e Verdi. Poi si rende conto che non è quella la storia che vuole raccontare, perché sente che nella gente c’è bisogno di un messaggio universale, che la musica Spiritual e Gospel sa esprimere. Con la sua inconfondibile voce, Cheryl Porter ha modo di condividere il palco con molti artisti, del calibro di Paolo Conte, Katia Ricciarelli, Tito Puente, Mariah Carey, Take 6, The Blues Brothers, Gen Rosso, Luciano Pavarotti, Amii Stewart, Hal Crook, David Crosby, per citare qualche nome. Nel 2010, come ospite e cantante solista, è alla trasmissione di Raiuno, dedicata al Natale,
Anche l’Ensemble che accompagna Cheryl Porter nei suoi concerti, non è da meno. Perché gli “Halleluiah Gospel Singers”, grandi voci della musica Gospel americana, affiancano in diverse trasmissioni televisive e manifestazioni, musicisti del calibro di Bono U2, Stevie Wonder, George Benson, Paolo Belli, Laura Pausini, Mario Biondi, Luciano Pavarotti.
Nei due concerti tenuti a Lamezia, Cheryl Porter ha sin da subito coinvolto i presenti a battere le mani e a gridare “Halleluiah”; tra un brano e l’altro, parole di ringraziamento al Signore per la vita che ci ha dato e per tutti i doni che abbiamo da Lui ricevuto, “perché la lista delle cose che abbiamo ricevuto dal Signore, è sicuramente più lunga delle cose che vogliamo a Natale. E uno dei più bei regali della vita, è l’amicizia”. Tanti i suoi messaggi di speranza per chi si trova ogni giorno a lottare contro una malattia, contro la sofferenza, contro il bisogno. Per tutti loro una parola di speranza: “la preghiera, per comunicare col Signore. Pregate sempre. Il Signore vi ascolterà”.
Prima di eseguire l’ultimo brano “Oh happy day”, nella chiesa Matrice ha preso brevemente la parola il parroco padre Antonio Bonacci, che è anche il superiore dei padri Minimi del locale convento, per ringraziare il sindaco Gianni Speranza e il vice sindaco Francesco Cicione, “che hanno fortemente voluto che questo primo concerto a Lamezia, si tenesse nella nostra chiesa Matrice”. Quindi, padre Bonacci ha concluso con l’augurio “che tutta la nostra Città possa crescere socialmente e spiritualmente”. Poi, alla presenza del Primo cittadino, ha consegnato alla cantante una riproduzione della “Sacra Famiglia”, opera del pittore sambiasino Edoardo Fiore. A chiudere, ha preso la parola il sindaco Gianni Speranza, e qui c’è stato una sorta di “fuori programma” simpatico e molto applaudito. Il sindaco aveva appena iniziato il suo saluto col dire che “il prossimo anno sarà un anno difficile”, quando è stato interrotto da Cheryl Porter, che ha detto: “ma sindaco, dopo tutte queste belle parole e bei canti di gioia, adesso mi rattrista i presenti” . L’applauso e una risata sono scattati spontanei, al che il sindaco ha replicato: “avete ragione, poi io mi chiamo Speranza. Allora, auguro di rivederci qui, in questa chiesa Matrice, il prossimo Santo Stefano e dire che tutto è andato bene”. Applauso da lieto fine.
Anche nella serata successiva, nella chiesa Cattedrale il sindaco, accompagnato dal suo vice Francesco Cicione e dell’assessore Giusi Crimi, ha preso la parola per ringraziare il parroco don Isidoro Di Cello, per aver accolto l’invito di tenere il concerto, e per augurare a tutti un Felice Anno 2013.