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Vita diocesana

A Giuseppe Antoci il San Giovannino 2019. Cerimonia a Soveria sabato 15 giugno

Redazione · 5 anni fa

Ex presidente del Parco dei Nebrodi, noto in tutto il mondo per il suo impegno contro la “mafia dei pascoli”,

Verrà assegnato a Giuseppe Antoci, l’ex presidente del Parco dei Nebrodi, noto in tutto il mondo per il suo impegno contro la “mafia dei pascoli”, il premio San Giovannino che la Parrocchia San Giovanni Battista di Soveria Mannelli assegna a “Testimoni della giustizia e della verità”.
La cerimonia di conferimento del premio, giunto alla sua seconda edizione, verrà tenuta a Soveria Mannelli il prossimo 15 giugno alle 18,00, in occasione dell’inizio dei festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista, patrono della città, nella chiesa omonima.
Antoci è tra i più eminenti personaggi simbolo della lotta alla criminalità. Il “Financial Times” gli ha dedicato di recente un lungo servizio. La sua vicenda è stata raccontata in un libro scritto a quattro mani dallo stesso Antoci e dal giornalista siciliano Nuccio Anselmo dal titolo “La mafia dei pascoli” (Rubbettino).
Da Presidente del Parco dei Nebrodi è riuscito a contrastare il fenomeno mafioso dando vita a un protocollo di legalità che ha sottratto alle famiglie mafiose i pascoli ricadenti nella zona del Parco impedendo loro di ricevere finanziamenti milionari da parte dell’Unione Europea.
A causa della sua azione di contrasto alla criminalità, il 18 maggio 2016, Antoci ha subito un pesante attentato. L’auto blindata su cui viaggiava è stata colpita da una raffica di colpi di arma da fuoco cui è scampato grazie all’intervento della scorta.
«L’operato di Antoci – ha dichiarato il parroco don Roberto Tomaino – è un esempio per le nostre comunità cristiane. Ci ricorda che l’eroismo non ha sempre bisogno di azioni straordinarie ma può essere esercitato anche mediante l’amore profondo per l’onestà e la legalità. Il compito del cristiano è vivere la propria missione nell’adempimento dei propri doveri nel posto in cui è chiamato a operare imparando, sull’esempio di Cristo, a saper dire “sì, sì”, “no, no”, senza cedere alla tentazione del compromesso e alle lusinghe del male».