“I nostri giorni in città sono pervasi da un senso di smarrimento e di sfiducia. Lo scioglimento del nostro Consiglio comunale è un fatto che deve interrogarci. Come per gli esuli di Babilonia, non serve rassegnarsi e spegnere il canto e la gioia, ma siamo ancor più chiamati a riaccendere il ricordo che una “città nuova” è possibile se diventiamo “nuovi” noi, se guardiamo come cristiani alla patria che il Signore prepara per noi ma non senza di noi. è la terza volta, in pochi anni, che il nostro Consiglio comunale viene sciolto! Può lasciarci indifferenti? Può bastare dare solo sfogo alla rabbia e alla delusione, perché tutta la comunità è costretta a pagare un prezzo così alto?”. Così il vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora nel messaggio scritto alla comunità diocesana e alla città di Lamezia in occasione dell'Avvento, che inizierà domenica prossima.“Qual è il nostro compito di credenti in questa città?”, è l'interrogativo rivolto dal presule ai fedeli lametini: “siamo credenti e cittadini di Lamezia Terme e condividiamo le gioie e le angosce di tutti gli uomini e le donne di questa terra. E proprio come cittadini e credenti condividiamo anche le speranze più profonde, sappiamo di non dover spegnere ma di ravvivare il desiderio di una civiltà più giusta, più umana, capace di rigettare ogni forma di male, violenza e accomodamento. E questo vale a livello di comportamento sia dei singoli che di collettività”. Dal pastore della diocesi, l'assicurazione dell'impegno della Chiesa lametina anche in questa fase drammatica della vita della città, in cui “nonostate gli avvenimenti critici, come questo che stiamo attraversando, riaffermiamo che la nostra Chiesa non vuole estraniarsi dalla società civile e dalle Istituzioni locali. Il cristiano è costantemente invitato a testimoniare la giustizia e la fraternità tra le persone, le famiglie, i gruppi e gli ambienti civili e religiosi. Mentre prepariamo la strada affinché la città possa rinascere nella fiducia e nel bene comune, è necessario organizzarci comunitariamente a creare “terra bruciata” attorno a chi infrange le regole della convivenza umana e civile, facendo del male alla comunità. Dalla Chiesa non cessa la preghiera al Signore per i nostri governanti e per quanti lo Stato ha preposto a guidare questo difficile tempo a Lamezia Terme, augurando che possano trovare ampia collaborazione e aiuto leale all’interno della società civile”. Da qui il monito del Vescovo di Lamezia ai credenti e a tutti i cittadini: “a noi, il compito di saper scegliere quale strada voler prendere come comunità e come singoli! Ancora una volta, la storia ci ha mostrato sentieri interrotti: quali verità? Quali interessi? Quali letture? Abbiamo bisogno di altre “mappe”, altri paradigmi, che ci aiutino a riposizionare i nostri pensieri e i nostri atteggiamenti. Non possiamo rimanere disorientati, perché tale sconcerto ci porta a sbagliare strada. Amiamo questa città come cristiani, sapendo che la città degli uomini è incamminata verso la patria del cielo. L’Avvento è un tempo liturgico finalizzato a farci rivivere nello Spirito l’attesa del Signore che viene a incontrarci per rilanciarci nella vita piena, anche quando la vita è ferita Nel Signore possiamo ritrovare noi stessi e la nostra città. Egli ci doni il coraggio e la speranza. E ci risvegli.”
Vita diocesana
Messaggio d'avvento, Cantafora: “scioglimento del consiglio comunale deve interrogarci”
Redazione · 7 anni fa