Domanda e offerta: due poli di un magnete che sembrano attirarsi l’un l’altro ma che si respingono a vicenda quando sono vicini. Forse è davvero così. Se si pensa al mondo del lavoro, e si prova per un momento a non soffermarsi soltanto sulla condizione socioeconomica congiunturale che rappresenta certamente la causa principale della mancanza di lavoro in Italia, uno dei fattori concomitanti di disoccupazione è sicuramente la difficoltà a fare incontrare le
esigenze di un’azienda alla ricerca di personale con le capacità e attitudini di chi invece il lavoro lo cerca. Perché se è corretto sottolineare come sia difficile trovare un’occupazione, è altrettanto giusto rimarcare l’esistenza di molte aziende che invece sono alla ricerca di nuovi elementi da inserire in organico e che si trovano in difficoltà a trovare un profilo di candidato adatto alle loro esigenze, con competenze specifiche per quella determinata mansione. Non è un caso che molti giovani, se si fa loro una specifica domanda al riguardo, non rifarebbero mai lo stesso percorso di studi perché spesso le competenze acquisite non corrispondono a quelle che effettivamente vengono richieste oggi nel mercato del lavoro. Un circolo vizioso dunque che ha origini remote, che prende corpo già negli ultimi anni di Liceo durante i quali il percorso didattico di orientamento agli studi viene gravemente sottovalutato e mal comunicato agli studenti, che così non riescono a percepire il peso specifico che una loro scelta del presente potrà avere per un futuro che sembra remoto, ma che poi tanto lontano non è.
A questo proposito è significativo sottolineare come Lamezia Terme, sulla scia di quanto già detto, e fatto soprattutto, con il Calabria Day di qualche settimana fa, si sia riproposta come “teatro”, in tutti i sensi, di un’altra iniziativa lodevole sotto molti punti di vista ospitando la seconda edizione del Forum “E-Labora-Laboratori per l’orientamento, la formazione e il lavoro”. Il Forum, dal titolo “Il Lavoro Possibile”, si è tenuto nei giorni 8-9 novembre al Teatro Umberto di Lamezia Terme ed è stato organizzato dal Settore Lavoro, Formazione Professionale e Politiche Sociali della Provincia di Catanzaro, con il patrocinio della Regione Calabria. Un’iniziativa che ha voluto rivolgersi almeno a due diversi tipi di target: prima di tutto agli studenti delle quinte classi dei Licei, ai quali sono stati dedicati laboratori con attività pratiche per approcciarsi al mondo del lavoro o anche solo con l’obiettivo di fornire loro una panoramica ben precisa su quali siano le competenze più ricercate in questo momento affinché possano scegliere un piano di studi confacente a tali necessità. Il secondo target è invece quello degli attuali giovani disoccupati, che hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con diverse aziende. Sì perché mai come quest’anno E-Labora si è contraddistinto per la sua preziosissima funzione di raccordo tra domanda e offerta: grazie alla partnership con Monster Italia, filiale italiana della multinazionale Monster Worldwide, leader mondiale per ciò che concerne l’incontro tra persone in cerca di lavoro e opportunità di occupazione, l’evento si è trasformato in un vero e proprio “Job Day”, in cui, per tutta la durata dello stand, i rappresentanti di più di venti aziende operanti sul territorio nazionale si sono resi disponibili per un colloquio con tutti coloro che hanno inviato la propria candidatura alle offerte di lavoro pubblicate via web nei giorni precedenti alla manifestazione. Insomma, due giorni dedicati interamente all’orientamento per chi deve ancora entrare nel mercato del lavoro e a chi ci è già entrato e sta cercando un’opportunità da cogliere al volo. Il tutto alla presenza di autorevoli relatori che hanno aperto il dibattito su quali competenze bisogna acquisire necessariamente per farsi largo nel mondo di oggi e, parallelamente, su quali parametri le imprese devono, da parte loro, fare riferimento per individuare i profili migliori. Il ché tradotto vuol dire: poche chiacchiere e molta sostanza, nulla di più di quello che i giovani chiedono quotidianamente alle istituzioni.
Calabria Day ed E-Labora: due eventi differenti per organizzazione, finalità e portato culturale, ma allo stesso tempo due iniziative temporalmente vicine l’una dall’altra ed unite da un sottile filo rosso che vuole trasmettere un messaggio di “attività”, nel senso letterale di una Calabria attiva, che vuole risvegliarsi, muoversi e proporre qualcosa. Certo, sono solo due gocce in un mare magnum fatto di inerzia e silenzio, ma bisogna pur iniziare da qualche parte.