Si è svolto stamane, il primo raduno regionale del volontariato della protezione civile, presso il Teatro 8 ciclisti, a Lamezia Terme. Monsignor Vescovo ha rivolto il suo saluto; di seguito, il testo integrale.
è per me motivo di grande gioia trovarmi in mezzo a voi. Nelle grandi città, i polmoni verdi sono indispensabili per far respirare e aumentare il livello della qualità della vita. Ecco, guardando a voi cari volontari, penso che voi siate giustamente il “polmone verde” della nostra società. Il vostro bene, la vostra solidarietà, la vostra generosità ci fanno respirare.Ringrazio e saluto anche tutte le autorità presenti, il Governatore della Regione e il dottor Tansi. La presenza del Vescovo in questa sede, vuole essere una testimonianza di stima e di gratitudine al mondo del volontariato. La nostra terra è una terra di rara bellezza, anche se vive una prolungata emergenza. In questo stato di cose, il volontariato è la risposta più umana e disarmante che la nostra gente sa dare. Il volontariato nella Protezione Civile, nelle sue varie forme e presenza è davvero l’Italia del fare. Per questo motivo il volontariato ha una voce e questa voce deve parlare ed essere ascoltata. Il dialogo costruttivo tra il volontariato e le istituzioni è finalizzato alla crescita della società civile. Vediamo come nella nostra cultura individualista e narcisista, l’impegno per l’altro è un argine alla cultura dell’indifferenza e dello scarto.Nel Giubileo del mondo del volontariato, Papa Francesco ha rimarcato con forza che: «Voltarsi dall’altra parte è il peccato di oggi». L’indifferenza che produce lo scarto! L’umanità di una società passa in maniera convincente anche attraverso il vostro servizio verso i bambini abbandonati, gli ammalati, i poveri senza cibo e lavoro, gli anziani, i senzatetto, i prigionieri, i profughi e gli immigrati, quanti sono colpiti dalle calamità naturali. Per questo, sappiate che grande è la considerazione e la stima con cui la Chiesa guarda a voi.Vorrei però ora ricordare alcune sfide prossime per il volontariato. Innanzitutto è necessario trovare motivazioni per operare in tempo di crisi senza farsi cadere le braccia. Allo stesso tempo il mondo del volontariato deve avere il coraggio di ridimensionare i leader negativi, che vogliono fare, apparire, e non cambiare. Inoltre ritengo che il volontariato sia portatore di una missione pedagogica nei confronti della società.Il volontariato è chiamato a presentare e vivere la solidarietà come normalità e non come virtù eroica. Si riconferma l’importanza di sostenere in più modi e formule un volontariato organizzato e consapevole, con una responsabilità sociale capace di coinvolgere la cittadinanza. In questo cammino, la Chiesa vuole fare la sua parte, perché ne va della sua stessa presenza e azione in questo territorio. La sua è una parola di incoraggiamento; una presenza che sostiene e supporta la testimonianza di chi “non si gira dall’altra parte”, ma si avvicina e aiuta. Buon lavoro e grazie tante!
La parola del Vescovo
Il volontariato: polmone verde della società
Salvatore D'Elia · 7 anni fa