La Vergine Maria, presente sul Calvario, testimone della Risurrezione di Gesù, è unita alla preghiera concorde della comunità cristiana nell’attesa dello Spirito Santo. Ci chiediamo quale sia stato il suo ruolo nella Chiesa nascente. E’fondamentale, per dare una risposta a tale interrogativo, riportare gli ultimi versetti del Vangelo di Luca, che evidenziano una dimensione continua di preghiera nella comunità cristiana delle origini: “Essi dopo aver adorato Gesù, tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio” (Lc 24,52-53). Anche gli Atti degli Apostoli (cfr. At 1,14) iniziano con questa dimensione corale di lode: i termini greci utilizzati per descrivere la preghiera evidenziano una continuità senza interruzioni (proskarterountes) e l’unione dei cuori e dei sentimenti (homothymadon) (cfr. Ravasi G., L’albero di Maria. Trentun icone bibliche mariane, San Paolo, Cinisello Balsamo 1993, pp. 285 - 291). Pertanto Maria diventa il modello della perfetta orante e della concordia all’interno della prima comunità cristiana. Papa Giovanni Paolo II, nell’udienza generale del 6 settembre 1995 descrive questa presenza di Maria all’origine della Chiesa: «Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera insieme con alcune donne e con Maria, la Madre di Gesù, e con i fratelli di lui (At 1,14). In questo quadro spicca la persona di Maria, la sola che viene ricordata con il proprio nome oltre agli apostoli: ella rappresenta un volto della Chiesa diverso e complementare rispetto a quello ministeriale o gerarchico. […] Chi, meglio di Maria, favorisce in tutti i credenti la perseveranza nella preghiera? Chi promuove, meglio di lei, la concordia e l’amore?». L’espressione «i fratelli di lui» indica «non tanto di un raduno di famiglia, quanto del fatto che, sotto la guida di Maria, la famiglia naturale di Gesù è venuta a far parte della famiglia spirituale del Cristo: Chi compie la volontà di Dio, - aveva detto Gesù - costui è mio fratello, sorella e madre (Mc 3,34)». La presenza della Vergine Maria quindi favorisce l’intesa fra gli Apostoli che Luca presenta concordi e molto lontani dalle dispute che talvolta erano sorte tra loro. Occorre però comprendere che la Vergine Maria, non ha avuto nella Chiesa il ruolo di capo assegnato a Pietro e agli altri apostoli (Mt 16,17ss; 18,18), ma vi esercita un influsso di primo piano, con la sua preghiera, con la sua profonda conoscenza di Gesù e con la piena comunione di vita con Lui. Anche oggi la Vergine Maria si rende educatrice del popolo cristiano alla preghiera, all’incontro con Dio, e alla vita evangelica. Le sfide educative odierne che la Chiesa deve affrontare soprattutto nella formazione di uomini e comunità forti nella fede non può prescindere dall’apporto culturale, umano e spirituale che scaturisce dalla figura di Maria.
Vita diocesana
La Vergine Maria, educatrice delle comunità cristiane
Salvatore D'Elia · 8 anni fa