Giovanni Paolo II nel corso dell’udienza generale del 21 maggio 1997 afferma che i Vangeli riportano diverse apparizioni del Risorto, ma non l’incontro di Gesù con sua madre. Quali sono i motivi di tale omissione? Il Papa sostiene che “se gli autori del Nuovo Testamento non parlano dell'incontro della Madre con il Figlio risorto, ciò è, forse, attribuibile al fatto che una simile testimonianza avrebbe potuto essere considerata, da parte di coloro che negavano la resurrezione del Signore, troppo interessata, e quindi non degna di fede”. I Vangeli infatti riportano un numero limitato di apparizioni del Risorto e non il resoconto completo di quanto è avvenuto nei quaranta giorni dopo la Pasqua. Sembra ragionevole che la Vergine Maria “essendo immagine e modello della Chiesa [...] abbia avuto un contatto personale col Figlio risorto, per godere anche lei della pienezza della gioia pasquale”. Il Papa afferma che è legittimo pensare che la Madre sia stata la prima persona a cui Gesù risorto sia apparso. Ciò sarebbe motivato dall’assenza di Maria dal gruppo delle donne che all’alba si reca al sepolcro. Inoltre tale deduzione “troverebbe conferma anche nel dato che le prime testimoni della resurrezione, per volere di Gesù, sono state le donne, le quali erano rimaste fedeli ai piedi della Croce, e quindi più salde nella fede”. Rimane però sempre aperta la possibilità che la Vergine Maria abbia ricevuto il primo annuncio della Risurrezione di Gesù dalle stesse donne che avevano incontrato il Risorto ed erano andate a comunicarlo agli Apostoli. La Vergine Maria che aveva vissuto nell’attesa il Sabato Santo credendo e sperando nella Risurrezione, tenne viva la fiamma della fede dopo la morte di Gesù, nel momento in cui forse gli apostoli dubitavano e vivevano nella paura. Forse non si recò con le altre donne il mattino di Pasqua al sepolcro di Gesù perché aveva già incontrato personalmente il Risorto o per la sua grande fede che la portava a credere senza aver visto e ad attendere il primo annuncio della Risurrezione dalle donne o dagli apostoli. Forse solo successivamente Gesù Risorto si sarebbe manifestato direttamente e personalmente a lei infondendo nel suo cuore un’immensa gioia. Tale gioia è proclamata dalla Chiesa nel tempo pasquale con l’antifona: "Regina Coeli, laetare. Alleluja!" ("Regina del cielo, rallegrati. Alleluja!"). Il “rallegrati” che l’Arcangelo Gabriele rivolse a Maria nel momento dell’annunciazione è portato a compimento nel suo incontro personale con Gesù Risorto. Così la Vergine Maria vivrà la restante parte della sua vita terrena nella gioia pasquale e ne diverrà custode e annunciatrice all’intera umanità.
Vita diocesana
Regina Coeli, laetare. Alleluja!
Salvatore D'Elia · 8 anni fa