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Cultura e Società

Bomba al panificio Angotti, a Pasqua la "pastiera solidale"

Antonio Cataudo · 8 anni fa

“Siamo un fiume in piena che non ammette argini”. E’quanto scritto dai fratelli Angotti il giorno dopo l’attentato subito al negozio di loro proprietà, nella notte del 30 marzo. Ed è proprio da questa frase che ci piace ripartire, da questa semplice frase in cui si legge la voglia e la forza di ricominciare, di riprendere il cammino. Un cammino di aspettative, di scommesse su se stessi e sul proprio lavoro, un cammino per trovare delle opportunità di lavoro, per costruirsi un futuro, un cammino in una città come la nostra, in cui episodi del genere si ripetono spesso, lasciando dolore e tanto sgomento, un cammino non facile ma neanche impossibile. Accanto a loro una città attenta, solidale, premurosa nel manifestare una presenza discreta ma concreta, calorosa ed affettuosa nei confronti dei ragazzi e della loro famiglia, una città stanca che vorrebbe tanto cambiare il proprio volto, dando speranza e fiducia anche a tutti coloro che guardano ad essa con diffidenza e paura. Allora la strada diventa meno dura e il sacrificio acquista un sapore nuovo, perchè condiviso. Nelle macerie di una bomba, tra i detriti di uno scoppio, non rinveniamo l’entusiasmo e la voglia di ricominciare. Quelli sono rimasti quasi intatti. Non hanno subito nessuna ferita indelebile. Ritornano facilmente a galla, nell’anima ridente e bella di tre giovani ragazzi che, senza assolutamente volerlo, in maniera quasi spontanea, sono diventati protagonisti di una ondata di solidarietà che rasserena e fa passare in secondo piano il danno subito. Allora ci piace sottolineare l’altra faccia di una notte di paura, una faccia nascosta ma che emerge con forza, nonostante tutto, la faccia della solidarietà, delle strette di mano, degli abbracci calorosi, degli sguardi protettivi, dell’esserci, del non piegarsi ad un sistema malato. Ci si chiede cosa fare, come muoversi, dopo avvenimenti del genere, per rispondere a quel bisogno che sentiamo dentro per “ Lasciare il mondo migliore di come lo abbiamo trovato” ( B. P.), per estirpare una mentalità radicata nelle nostre coscienze, per cambiare un sistema di rassegnazione o peggio, di indifferenza. Le iniziative sono state tante, come anche i gesti simbolici, i comunicati stampa, i gesti semplici di adulti e perfino di bambini. A tutto questo si vuole aggiungere anche l'iniziativa di noi Adulti Scout, a cui abbiamo dato il nome della “ Pastiera solidale “. Si è pensato infatti, di stimolare la vendita di questo tipico dolce pasquale, confezionato e prodotto dal panificio Angotti, per contribuire fattivamente e dare un aiuto concreto, con un semplice quanto piccolo gesto di solidarietà. Al di là di queste iniziative, rimane comunque la necessità di mantenere alta l’attenzione. Non abbassare la guardia e, con il dovuto sostegno dello Stato e del personale preposto all’ordine, realizzare quel clima di sicurezza e fiducia che, ogni singolo cittadino di un paese civile e democratico, ha il diritto di pretendere e avere. Non è facile. Lo sappiamo e ce ne rendiamo conto. La filosofia delle belle parole e dello sperare, nonostante tutto, non è sufficiente. Si ha bisogno di concretezza, di risposte, di entusiasmo, di lavoro, di speranza, ma anche di responsabilità, senso del dovere, partecipazione. Riteniamo che tutto ciò si può realizzare solo insieme. Tutti. Perché insieme è possibile. Perché è più bello insieme. Coraggio. Buona strada.