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Vita diocesana

Inizia la clausura per le Sorelle giunte dal Brasile a Conflenti. Cantafora: “Voi ci ricordate che la vita è essere prima di fare”

Salvatore D'Elia · 8 anni fa

“Voi sorelle povere siete arrivate qui, a Conflenti, dal Brasile, dall’altra parte del mondo, povere tra i poveri. Nessuna di voi avrebbe mai pensato di giungere in Europa, in Italia e in Calabria, quando siete entrate in monastero; eppure il Signore ha voluto che proprio delle monache contemplative diventassero anche missionarie. Questo monastero ci ricorda che la vita non è fatta solo di progetti, di industria, ma è fatta anzitutto di interiorità, che c’è un essere prima del fare, c’è la consapevolezza che non siamo soli ma c’è Qualcuno che ci ama.Con la clausura voi scegliete di separarvi da tutto ciò che è mondano per dedicarvi a Dio solo ma, allo stesso tempo, voi non vi estraniate dalla storia, anzi la assumete nel vostro cuore. Di questo tutti noi abbiamo bisogno.”. Così il Vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora che ieri pomeriggio, a conclusione di una solenne concelebrazione eucaristica, ha inaugurato il Monastero di Santa Maria delle Grazie e della Misericordia a Conflenti con l’ingresso in clausura di un gruppo di Sorelle Povere di Santa Chiara provenienti dal Brasile. Hanno fatto il loro ingresso in clausura ieri pomeriggio Suor Cristina, Suor Claudia, Suor Neusa, Suor Clara, Suor Eucarestia, guidate dalla Madre Badessa Suor Gesuina. Altre verranno nei prossimi mesi. Una vita di preghiera, silenzio, lavoro, comunione nel luogo dove la Madonna apparve al pastorello Lorenzo Folino nel 1578. Da questa sera, le clarisse del monastero conflentese si dedicheranno completamente alla preghiera e alla vita fraterna, staccandosi solo fisicamente dal mondo e accompagnando con la loro preghiera tutta l’umanità. Un cammino di tredici anni, quello del monastero di Conflenti, che tra varie peripezie è giunto a compimento a febbraio quando Papa Francesco ha concesso al Vescovo di Lamezia la facoltà di erigere canonicamente il monastero. Dal Vescovo lametino, un grazie ai tantissimi fedeli, anche da fuori Regione, che hanno contribuito alla realizzazione del monastero, progetto voluto dal presule sin dal suo insediamento alla guida della Diocesi di Lamezia, per dare alla Calabria un “polmone spirituale”, “un segnale – ha detto Cantafora nell’omelia – che ricorda a tutti noi che Dio è all’opera, è presente e si rende presente nelle sue creature. è una luce sul monte, un segnale lungo il cammino della vita. Il segnale ha il compito di indicarti la strada, di orientare il tuo cammino e ti dice la direzione che devi prendere, se vuoi raggiungere il traguardo cui sei chiamato. Il nostro traguardo, la nostra meta non è quaggiù, ma è l’incontro col Signore. Voi con la vostra esistenza ce lo ricordate. Le monache con la loro vita, intercedono, pregano per noi, perché il progetto di Dio si realizzi in pienezza e per tutte le creature da Lui create ed amate”. “Le Sorelle Povere sono venute dall’altra parte del mondo e, con il loro sì a Dio, ci testimoniano la fedeltà del Signore per ogni lembo di umanità e quindi anche per la nostra terra – ha proseguito Cantafora - La continua ricerca di Dio nella solitudine e nel silenzio giustifica ancora oggi l’erezione di un monastero di clausura. Il Signore vi ha attirato a sé e voi lo avete incontrato nel deserto, nella solitudine che è il luogo dove Dio parla al cuore. Come il Signore ha guardato l’umiltà della Vergine Maria, sua serva, così guarda ora la vostra umiltà, il vostro sì, la vostra risposta d’amore a Lui”. Al termine della concelebrazione eucaristica, animata dalla corale diocesana Benedetto XVI, dopo la lettura del decreto di erezione del monastero da parte di Don Domenico Cicione, si è compiuto il rito di chiusura del monastero che ha segnato l’inizio della clausura. Da oggi i fedeli che vorranno parlare con le sorelle, potranno farlo attraverso i parlatori, bussando prima alla porta del monastero. Tutte le mattine di domenica alle 9.30 tutti i fedeli potranno partecipare alla celebrazione eucaristica insieme alle claustranti, che staranno dietro la grata. Di “giornata storica” per Conflenti e la Calabria ha parlato il Sindaco di Conflenti Serafino Paola che ha ringraziato il Vescovo Cantafora “per aver fatto di Conflenti la cittadella di Maria”. Tra le istituzioni, presenti il consigliere regionale Salvatore Scalzo e l’assessore del Comune di Lamezia Terme Graziella Astorino.