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Cultura e Società

Archeologia e sviluppo a Curinga

Paolo Emanuele · 8 anni fa

La ricerca archeologica, il progetto di restauro, la valorizzazione”. Questo il tema dell’incontro che, svoltosi nella chiesa dell’Immacolata di Curinga e coordinato dal vice sindaco Patrizia Maiello, che ha anche la delega alla Cultura, ha avuto al centro del confronto il progetto di restauro e valorizzazione delle Terme Romane di Curinga. Nel suo intervento il sindaco, Domenico Pallaria, ha sottolineato la valenza di immagine e le prospettive economiche che progetti come questo possono dare ad uno sviluppo armonico della comunità curinghese, mentre il progettista Ottavio Luigi Mancuso ha illustrato il prospetto facendo intravedere come si presenterà a lavori ultimati il manufatto del IV-V secolo, prevedendo una rivalutazione del luogo e dell’area circostante calcolata in circa 9000 metri quadrati con arredi standardizzati, ma anche con ausilio di alte tecnologie. All’incontro, tra gli altri, hanno portato il loro contributo: Maria Concetta Sgomo responsabile della società “Avventura tra i due mari” che ha esposto gli obiettivi del progetto di valorizzazione di questo importante sito; il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro; Domenico Schiava, dirigente del settore beni culturali della Regione Calabria; Stefania Mancuso archeologa docente UniCal; Consolata Loddo, dirigente del dipartimento Turismo della Regione Calabria. Tutti i relatori hanno sottolineato come le Terme Romane di Curinga vadano inquadrate in un contesto più ampio e non esclusivamente locale, in un percorso culturale archeologico che investa tutta la fascia centro calabrese, dal Tirreno allo Ionio con i siti di Terina, Roccelletta, Squillace.