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Parrocchie news

Consacrato nuovo altare chiesa Migliuso riaperta al culto

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Nei volti della gente c’è una gioia particolare e un dolce senso d’attesa per due grandi avvenimenti presieduti dal Vescovo della diocesi di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora: l’inaugurazione della chiesa restaurata e la consacrazione del nuovo altare. Nel primo avvenimento, due momenti hanno particolarmente attirato l’attenzione di tutti e suscitato emozioni: la consegna delle chiavi della chiesa al Vescovo e a sua volta al parroco, e il taglio del nastro. Ma l’avvenimento degli avvenimenti è stata la consacrazione del nuovo altare. Un silenzio di stupore ha accompagnato la cerimonia lunga e complessa, ma stupenda. Il canto delle litanie e, a conclusione di esse, la preghiera “… su questo altare si rendano presenti i divini misteri della nostra salvezza…”, hanno dato inizio alla consacrazione dell’altare con la consegna delle reliquie dei santi Trifone martire e Urbano e la loro deposizione nel “sepolcro”, la preghiera di “dedicazione”, l’unzione dell’altare col sacro crisma e l’incensazione. Uno dei momenti più toccanti è stato quando le donne, in coppie alterne, hanno asciugato il crisma dell’altare con una grazia ricolma di delicatezza e d’amore, come stessero accarezzando il corpo martoriato del Signore, le sofferenze dell’umanità. Così ha sottolineato il Vescovo, anch’egli emozionato. L’altro momento particolarmente toccante è stato l’illuminazione dell’altare. Sembrava la manifestazione della gloria del Signore. Quella luce stupenda sull’altare di marmo bianco ha suscitato nella gente un senso di divino. A conclusione, la celebrazione Eucaristica con i canti animati dai due cori della parrocchia. Da sottolineare la partecipazione forte non solo di Migliuso ma anche di Angoli e Cancello sia alla celebrazione, sia al rinfresco, che ha concluso la serata in allegria. Hanno partecipato e concelebrato il parroco don Isaac Assogbavi, il vice parroco don Emmanuel Akumu, monsignor Tommaso Boccafurni, don Pino Fazio, don Giacomo Panizza, padre Ivano Scalise, don Tonino Astorino, don Antonio Costantino e il cerimoniere del vescovo don Roberto Tomaino.