Carissimi, attendiamo la Pasqua con il vivo desiderio di essere rigenerati a vita nuova, di essere sollevati dalla polvere, di essere rialzati! è l’esperienza che fanno gli apostoli e che si rinnova per ogni credente.
Noi tutti siamo in attesa della Visita del Santo Padre il 9 ottobre prossimo e, a questo evento, stiamo orientando energie, risorse e attenzione.
Il logo e il tema scelto per l’occasione traggono spunto da un episodio che accade proprio dopo la Resurrezione di Gesù. «Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, àlzati e cammina» (At 3,6), dice Pietro ad un uomo storpio fin dalla nascita.
Alzati! è lo stesso verbo della resurrezione. Ecco cosa fa il Signore con noi: ci rialza, ci risolleva, ci fa camminare. Ci trasforma costituendoci capaci di una nuova vita, ci fa incamminare verso di Lui e amorevolmente verso le creature, dentro la storia, finanche ai piedi della croce.
Ogni Pasqua segna un passaggio dalla morte alla vita, è un richiamo a vivere un’esperienza di vita nuova, l’essere rigenerati dalla parola di Dio viva ed eterna. Il Signore è “il” Vivente, è colui che è capace, per la potenza di vita e d’amore che lo abitano, di donarci la sua stessa vita.
La presenza del Papa in mezzo a noi sarà segno della Pasqua del Signore, del suo passaggio.
Prepariamoci a vivere la Pasqua e questo evento con il desiderio sincero che la nostra vita sia nel segno del cambiamento verso il meglio, verso il vero bene, che è capacità di dare la vita per l’altro. «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7).
Il Signore Gesù è stato vincitore della morte per mezzo dell’amore spinto fino all’estremo. è nel nome di Gesù che hanno operato gli apostoli e la Chiesa, ancora oggi, è chiamata a donare la misericordia del Signore più di ogni altra cosa.
Questo nome è la persona di Gesù. Senza la Sua resurrezione ogni dolore, ogni sofferenza, ogni sciagura rimarrebbe solo come segno di morte; ma la Sua morte per amore ci fa entrare in un’altra prospettiva: è possibile per l’uomo amare fino alla fine, è possibile donarsi per amore, è possibile essere capaci di attraversare il male e la morte per donare vita: «Nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina» (At 3,6).
è questo l’invito pasquale per noi. Chiediamo al Signore Gesù che risollevi ciascuno e tutti da ogni negatività, da ogni sconfitta o dolore, perché il Suo amore ha attraversato tutto e Lui ha assunto e redento ogni debolezza, persino il peccato, per darci la sua salvezza.
Sentendoci amati così gratuitamente, singolarmente e tutti insieme, siamo dal Risorto rialzati e incamminati senza paura delle novità che ci riservano la vita e la storia. Abbiamo così la forza «di lottare e di soffrire per amore del bene comune, perché Egli è il nostro Tutto, la nostra speranza più grande» (Benedetto XVI, Caritas in Veritate, n° 78).
Contribuiamo, con il suo sostegno, ad accrescere in noi un più spiccato senso della vita e della persona, condizione indispensabile per il raggiungimento del bene comune, di quella voglia di “essere insieme” superando logiche fuorvianti.
Come possiamo non sentirci coinvolti nel recupero del disagio umano di tanti fratelli ROM? E le questioni del mondo del lavoro, della sfida educativa, della devianza non possono trovarci rassegnati.
Lasciamoci rialzare e instradare, uniti dal Signore Risorto, e diventeremo più capaci di amare, di contribuire ad accrescere vita e speranza nel nostro territorio e nella nostra Chiesa.
Di vero cuore vi auguro Buona Pasqua!
Lamezia Terme, 15 aprile 2011 + Luigi A. Cantafora, vescovo