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Parrocchie news

La festa del Carmine a Sambiase

Antonio Cataudo · 12 anni fa

“Varcare con Maria la porta della fede” è stato il tema della festa del Carmine Tema scelto per l’Anno della Fede, indetto dal Papa, che si aprirà l’11 ottobre L’Anno della Fede, indetto da Benedetto XVI, che si aprirà l’11 ottobre 2012, cinquantesimo anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II e ventesimo anniversario della pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica; la storia di Maria SS. del monte Carmelo e il profeta Elia; la crisi morale che attanaglia tutti, oltre a quella economica che la gente sta vivendo sulle proprie spalle. Sono state queste le riflessioni su cui si è incentrato il discorso di don Pasquale Luzzo, parroco della chiesa del Carmine di Sambiase, al termine della processione che ha chiuso la parte religiosa dei festeggiamenti in onore alla B.V.M. del monte Carmelo, meglio conosciuta come Madonna del Carmine. E difatti, il tema generale della festa 2012 in onore della Madonna del Carmine, in previsione dell’Anno della Fede, è stato “Varcare con Maria la porta della fede”, poi sviluppato nel corso della novena preparatoria alla festività di lunedì 16 luglio nel quartiere “Cafaldo” di Sambiase, dove rimane la bellissima chiesa con la facciata in stile romanico. Tema ripreso a conclusione della processione, dal palco di piazza Garibaldi, da don Pasquale Luzzo, che è anche Vicario generale della diocesi lametina, oltre ad essere il parroco del Carmine, coadiuvato dal suo vice don Michele Palmeri. Assieme ai due sacerdoti, alla processione anche don Biagio Salvatore Palmeri (fratello di don Michele), parroco della chiesa di Falerna Marina e Castiglione, e le suore del Cottolengo che svolgono da anni il loro instancabile operato nella parrocchia del Carmine.

“In preparazione all’Anno della Fede –ha detto don Pasquale Luzzo-, sentiamo rivolto anche a noi l’invito che fa la Chiesa a riscoprire, celebrare e vivere il dono della fede, per avvertirne in modo nuovo lo slancio e la passione e per farne partecipi gli altri… Maria, , sarà testimone di una fede in cammino”.

La festa del 16 luglio è stata preceduta da un novenario, con riflessioni imperniate sulla fede e un sacerdote diverso per ogni sera che ha presieduto l’Eucaristia. Per ogni sera del novenario, alle 19 i Vespri e la Santa Messa, con le seguenti riflessioni (tra parentesi, il sacerdote che ha presieduto l’Eucaristia): la fede, dono di Dio (don Antonio Montano); la fede, dono da difendere (padre Antonio Casciaro); la fede, porta che Dio apre (don Aldo Figliuzzi); la fede, soglia da varcare (don Carlo Ragozzino); la fede, fiducia e affidamento (padre Gianni Dimiccoli); la fede in cui crescere (don Antonio Astorino). A predicare il triduo alla festa del Carmine, don Isidoro di Cello, parroco della Cattedrale, che ha trattato le seguenti omelie: la fede, dono di Comunione; la fede, gioia di vivere; la fede, esperienza da fare.

Prima della Messa serale di domenica 15 luglio, vigilia della festa, alle 18 la benedizione e imposizione dello scapolare, noto come “abitino”, quale “segno per i devoti –come ha evidenziato don Pasquale Luzzo- di una speciale protezione materna; un segno di protezione che richiama alla modestia, alla mortificazione, alla preghiera, alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, la Quale a quanti portano piamente il Santo scapolare –ha concluso mons. vicario- ha promesso aiuto nei pericoli, salvezza dall’inferno e una sollecita liberazione dal purgatorio”.

Nelle due serate che hanno preceduto la festa del Carmine, gli Scout di Lamezia Terme 2 –lupetti/coccinelle; esploratori/guide; e rover/scolte- hanno festeggiato il mezzo secolo di scoutismo a Sambiase (1962-2012). E lo hanno fatto, in questa prima tranche di manifestazioni –perché altre iniziative nel sociale sono previste da ottobre-, scegliendo proprio la festa della Madonna del Carmine, alla cui ombra del campanile della chiesa di Cafaldo il gruppo ha maturato la propria formazione sia dal punto di vista spirituale che sociale, mettendo in pratica la massima di R. Baden Powell: “Nella vita non è importante dove siamo arrivati ma la direzione nella quale ci muoviamo!”. E così due giorni prima della festività, il gruppo scout ha dato vita ad alcune manifestazioni, che hanno avuto come location il campetto di P.za Garibaldi, dove, tra l’altro, l’11 luglio si è concluso il torneo di calcetto, memorial “Enzo Cuda”. Ad aprire i 50 anni di Scoutismo a Sambiase il 14 luglio u.s., la band “Il ritmo dei passi”, che ha eseguito un repertorio di canti della tradizione scout; a seguire, il musical “Forza venite gente”, di Paulicelli, proposto dai bambini della parrocchia del Carmine. Nella giornata successiva, a divertire la nutrita platea sistemata agli spalti del campetto, i giochi popolari “Return II edizione”.

Lunedì 16 luglio, festa della B.V.M. del Monte Carmelo, la Messa delle ore 10 è stata presieduta dal vescovo di Lamezia, mons. Luigi Cantafora, che all’omelia si è soffermato sulla storia del Carmelo e sul significato stesso del termine, che vuol dire “fiore di bellezza”. Elia, primo profeta d’Israele (IX sec a. C.), dimorando sul monte Carmelo (una catena montuosa che si trova nell’Alta Galilea, una regione dello Stato di Israele), ebbe la visione della venuta della Vergine Maria, che si alzava sotto forma di una piccola nube dalla terra verso il monte, portando la pioggia e salvando così Israele dalla siccità.

In serata, a partire dalle 19:15 la statua della Madonna del Carmine, con ai lati due militari dell’Arma dei Carabinieri della locale Stazione, guidata dal luogotenente Mimmo Medici, è stata portata in processione per le vie cittadine, accompagnata dalla banda musicale del M° Enzo Minieri, animata dal gruppo liturgico parrocchiale e coadiuvata dal servizio d’ordine svolto dal gruppo Agesci Lamezia Terme 2; tantissimi, i fedeli al seguito. All’inizio la processione, aperta dallo stendardo della Madonna del Carmine (e preceduta dagli agenti di Polizia Municipale), ha attraversato la parte alta del quartiere parrocchiale (Cafaldo), per poi scendere verso il centro storico, passando per la chiesa Madre, per le due chiesette dell’Annunziata e dell’Immacolata. Quindi, la statua del Carmine, portata a spalla dagli statuari, ha fatto ingresso per una breve sosta nella chiesa di S. Francesco (a “ricambiare l’ospitalità” del 2 giugno, quando è stato il simulacro del Taumaturgo di Paola ad entrare nella chiesa del Carmine), accolta dai padri Minimi Aldo Imbrogno e Antonio Casciaro, per poi essere adagiata in Piazza Diaz a bordo di un furgoncino, una berlina appositamente addobbata e attrezzata per devozione dal giovane Francesco Liparota, che poi si è posto alla guida della stessa utilitaria fino al suo arrivo in P.za Garibaldi, dal cui palco don Pasquale Luzzo ha parlato ai fedeli.

Dopo la benedizione, tutti col naso all’insù per godere lo spettacolo di giochi pirici. Quindi, il rientro della statua in chiesa, tra l’applauso dei fedeli che poi in fila hanno salutato la Madonna, mentre il coro parrocchiale eseguiva canti mariani. A chiudere la serata e i festeggiamenti 2012, lo spettacolo col gruppo folk “I Calabruzi”, che hanno fatto riassaporare coi loro canti usi e costumi delle tradizioni popolari della nostra bella terra di Calabria; canti che i Calabruzi hanno portato in giro nei loro tour in tutto il mondo (per ben tre volte sono stati in Australia).

Nel corso delle tre serate, infine, a deliziare i palati, è stato funzionante, a cura del Masci (Movimento Adulti Scout), uno stand gastronomico.