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Cultura e Società

Incendio contanier Villaggio della carità, le reazioni

Paolo Emanuele · 8 anni fa

Numerose le reazioni all’inqualificabile gesto che ha colpito la Diocesi di Lamezia Terme con l’incendio dei container destinati al Villaggio della carità per la cui realizzazione da mesi la Caritas è impegnata in prima linea. Nell’immediatezza del gesto, infatti, si sono susseguiti e si susseguono gli attestati di stima e di vicinanza a chi ha deciso di mettersi al servizio del poveri e degli ultimi, non comprendendo il perché questa volta si sia deciso di colpire chi opera tra i più deboli ed indifesi. “La speranza e la carità – scrive sul suo profilo facebook Giancarlo Nicotera, consigliere comunale Udc - non andranno mai in fumo, ma supereranno ogni cosa. è incredibile, se confermato, che qualcuno abbia potuto mettere fuoco ai container del Villaggio della Carità. Un Villaggio che si basa sul volontariato dei giovani al fine di aiutare i poveri. Lamezia saprà dare ancora una volta prova della sua vera natura fatta di accoglienza, laboriosità ed onestà”. Questo mentre per i consiglieri comunali Rosario Piccioni (Lamezia insieme) e Aquila Villella (Città Reattiva) “l'incendio di questa notte ad alcuni container destinati al Villaggio della Carità è un segnale allarmante, una ferita per tutta la nostra comunità. Sembrerebbe addirittura che sia stata ritrovata una bottiglietta con liquido infiammabile in uno dei container. La città – aggiungono - reagisca a un atto ignobile contro un progetto della Chiesa Lametina e della Caritas Diocesana che nasce per dare risposte agli ultimi, ai giovani che vivono situazioni di disagio, per attivare percorsi di solidarietà e condivisione. Si tratta dell'Opera segno voluta dal Papa in ogni Diocesi in occasione del Giubileo della Misericordia. Un'opera alla quale da mesi stanno lavorando tanti volontari e al quale tutti noi abbiamo mostrato il nostro sostegno concreto, partecipando alla serata di solidarietà che si è svolta a giugno scorso su Corso Numistrano. A padre Valerio Di Trapani e don Claudio Piccolo Longo – concludono Piccioni e Villella - , ai volontari e a tutti coloro che lavoro a questo progetto vanno la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Chi ha voluto incendiare quella struttura non ha nulla a che fare con la nostra città, con la sua identità profonda di comunità solidale e accogliente. Diamo tutti una mano, come amministratori e come cittadini, anche con piccoli gesti, per ricostruire ciò che è stato distrutto e proseguire nella realizzazione di un progetto che esprime il volto vero di Lamezia:la Lamezia della solidarietà, dell'accoglienza, dell'impegno concreto per non lasciare nessuno solo”. "Solidarietà per il vile gesto subito dal vescovo di Lamezia Terme e della curia tutta", giunge anche dal sindaco di Motta Santa, Amedeo Colacino, che parla anche a nome del consiglio comunale ritenendo che si tratti di "gesti fatti da persone che non vogliono la crescita della nostra terra e che non hanno rispetto neanche dei loro figli , riservando loro un futuro buio. Su tali vicende - conclude - dobbiamo essere uniti e denunciarle in maniera unitaria, favorendo una cultura sociale e di amore per la nostra terra". Anche il Meetup 5 Stelle Lamezia Amici di Beppe Grillo si associa "allo sdegno ed al disappunto generale suscitati dal vile, nonché grave, atto intimidatorio subito nella notte dalla Caritas e Diocesi locale. Ancora una volta - aggiungono dal meetup - nella nostra città c’è chi pensa di intimidire o di soddisfare la propria effimera sete vendicativa con gesti che, in realtà, dimostrano unicamente la propria piccolezza umana. Incendio fortunatamente limitatosi solo ad una parte dei container depositati nei pressi di via Indipendenza, ancora più grave visto che gli stessi erano destinati al costruendo “Villaggio della Carità”. Struttura - concludono i 5 stelle - volta ad alleviare le sofferenze dei ceti meno abbienti, nonché in parte finanziata dalla stessa cittadinanza attraverso la partecipazione a varie iniziative benefiche e di solidarietà. Ci auguriamo che chi ha compiuto tale atto criminale nei confronti dell’intera cittadinanza, venga presto assicurato alla giustizia e paghi severamente, affinchè sia di insegnamento anche per eventuali, o potenziali, nuovi deficienti di turno". Gli Scuot Agesci zona del Reventino, dal canto loro, “come membri di un'Associazione, l'Agesci, che da oltre cento anni crede nella possibilità di una fraternità universale e che accompagna i suoi passi a quelli di ogni uomo di buona volontà”, nel deplorare “con fermezza il vile gesto consumatosi ieri a danno della Caritas diocesana e di ogni membro sano della nostra comunità civile ed ecclesiale”, esprimono “affetto e vicinanza al nostro Pastore, il Vescovo, ed a tutti i soggetti direttamente coinvolti e tristemente sconvolti”. Da qui la sollecitazione affinchè “si maturi una rinnovata coscienza del vivere e del convivere civile, dilatando gli spazi ed i luoghi di incontro, nei quali la protesta più grande, potrà essere quella di un assordante, coraggioso, ed arricchente dialogo che possa alla fine tradursi nella ricerca del meglio per tutti e per ciascuno. Mai più – proseguono dall’Agesci – gesti compiuti con la complicità dell'oscurità e della ipocrisia dell'anonimato che deturpano, e molto, l'immagine ed il volto della nostra amata e bella città”. Quindi, ricordano le parole di papa Francesco: "Ignorare il povero è disprezzare Dio! E questo dobbiamo impararlo bene, ignorare il povero è disprezzare Dio; ignorare il povero è disprezzare Dio perché se io non spalanco la porta del mio cuore al povero, quella porta rimane chiusa anche per Dio, e questo è terribile". Per gli scout, però, infine, “non solo il povero, ma anche chi a lui apre il cuore – concludono - , spendendo con generosità tempo, energie, risorse ed umanità, perché il pezzo di mondo che ruota intorno ad ogni uomo, quale che sia la sua provenienza, credo, lingua, stato sociale, possa avere i connotati della sostenibilità, vivibilità, giustizia”. Ed anche l'assessore alle politiche sociali del Comune di Lamezia Terme, Elisa Gullo, sul suo profilo facebook parla di "un altro vile gesto che ci lascia sgomenti. E' sconcertante ed incomprensibile - aggiunge - come si possa pensare di colpire chi, soprattutto in periodi difficili come quello che da tempo orma stiamo attraversando, con spirito di sacrificio, amore e passione impegna il proprio vivere quotidiano per alleviare le sofferenze dei cittadini più bisognosi". Quindi, esprime solidarietà alla Diocesi di Lamezia Terme ed alla Caritas "con un ringraziamento personale - sottolinea - per il lavoro svolto quotidianamente a supporto delle famiglie e delle persone che oggi versano in condizione di estremo disagio sociale e povertà. Mi auguro fermamente - conclude Gullo - che si possa trarre da questo vile atto una sempre maggiore vitalità e forza da riservare alla realizzazione di progetti, come quello del villaggio della carità, pensato quale "luogo aperto ai giovani, in particolare a quelli segnati da fragilità, per fare esperienza di volontariato e di vicinanza agli ultimi". Forza Lamezia guardiamo avanti".