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Vita diocesana

L'Azione cattolica diocesana sulle orme di San Francesco d'Assisi

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

Gli adulti ed i giovani di Azione cattolica (Ac) della diocesi di Lamezia Terme hanno vissuto un'esperienza di pellegrinaggio in Umbria, grazie all'impegno dei responsabili che, con grande entusiasmo, hanno saputo coinvolgere specialmente i giovani proponendo un'esperienza di fede intensa e gioiosa. è stata un'opportunità che ha permesso a molti dei partecipanti di conoscere per la prima volta i luoghi di spiritualità francescana. La tematica affrontata, dal titolo “Da Francesco...a Francesco”, ha sviluppato un'adeguata riflessione sulla lettera enciclica "LaudatoSi' " di Papa Francesco insieme all'approfondimento della vita di San Francesco d'Assisi, grande esempio evangelico, che riconobbe nella bellezza del creato l'immenso amore di Dio. Inoltre, il campo diocesano è stato vissuto nello spirito dell'anno santo del Giubileo della Misericordia che la Chiesa sta vivendo. La prima tappa è stata il Santuario della Verna che si trova sull'Appennino Toscano, un monte ricoperto da una monumentale foresta di faggi e abeti. Sopra la roccia si trova il grande complesso del santuario che dentro la massiccia ed articolata architettura custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia. Nell'estate del 1224 San Francesco si ritirò in silenzio e preghiera sul monte della Verna e durante la sua permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere alla Passione di Cristo, mistero di amore e dolore. Il Signore lo ascoltò e gli apparve sotto forma di serafino crocifisso lasciandogli in dono i sigilli della sua passione. Francesco divenne così anche esteriormente immagine di Cristo al quale già con il cuore e la vita tanto assomigliava. L'impegnativa eredità di San Francesco oltre che coinvolgere personalmente ogni singolo frate diventa anche il principale messaggio che la comunità desidera trasmettere a tutti coloro che visitano la Verna. Il gruppo diocesano di Ac, accolto e guidato da fra’Michele, ha concluso la visita con la celebrazione della santa Messa e la processione delle stigmate. Nei giorni seguenti, il cammino è proseguito con la visita di Assisi dove si trovano la Basilica di Santa Chiara, nella quale è custodito il corpo della Santa insieme al crocifisso originale che "parlò a San Francesco", per poi proseguire fino alla Basilica di San Francesco in cui il gruppo di Ac ha animato la santa Messa celebrata da don Maurizio, guida spirituale insieme a suor Elisabetta. Oltre alla meravigliosa basilica giottesca si è visitato anche l'Eremo delle Carceri, San Damiano e Santa Maria degli Angeli. All'interno di quest'ultima si trova la piccola chiesetta detta Porziuncola. Fu in questo luogo che San Francesco comprese chiaramente la sua vocazione e qui fondò l'Ordine de Frati Minori nel 1209, affidandolo alla protezione della Vergine Madre di Cristo, cui la chiesetta è dedicata. Nel 1216, in una visione, Francesco ottenne da Gesù stesso l'indulgenza conosciuta come "Indulgenza della Porziuncola" o "Perdono di Assisi", approvata dal Papa Onorio III. Alla Porziuncola, che fu ed è il centro del francescanesimo, il Poverello radunava ogni anno i suoi frati nei Capitoli, per discutere la Regola, per ritrovare il fervore e ripartire per annunciare il Vangelo nel mondo intero. L'esperienza di fede vissuta dal poverello di Assisi, mantenuta viva dai religiosi e dalle religiose che ne custodiscono l'eredità, dopo ottocento anni continua ad infiammare i cuori dei pellegrini che giungono numerosi da tutto il mondo. Le parole, le preghiere e, soprattutto, l'esempio di radicalità evangelica del serafico fraticello, che fece della povertà la sua fedele compagna di vita, non possono lasciare indifferenti. Il programma ha permesso di visitare anche i piccoli borghi medioevali di Spello e di Foligno; ed è proprio a Foligno che il gruppo ha alloggiato, presso la casa d'accoglienza dei Padri Dehoniani. L'ultimo giorno è stato raggiunto il Santuario dell'Amore Misericordioso di Collevalenza nel quale la Beata Madre Speranza fondò la congregazione delle Ancelle e dei Figli dell'Amore Misericordioso con lo scopo di far conoscere a chiunque la tenerezza paterna di Dio.