“In una terra così bella come la Calabria e al tempo stesso così segnata da tante emergenze, il volontariato è una risposta umana e disarmante. La Chiesa non può che guardare a voi con stima e gratitudine” Così il Vescovo di Lamezia Luigi Cantafora ai volontari delle associazioni di volontariato lametine, riunite per la prima festa del volontariato organizzato dal Centro Servizi per il Volontariato (Csv) di Catanzaro. La realtà di tante donne e tanti uomini che ogni giorno si impegnano gratuitamente per aiutare i più deboli, per il vescovo lametino è “il volto dell'Italia del fare”, che lavora per far crescere tutta la società civile. L'impegno per l'altro – ha aggiunto Cantafora - “è un argine alla cultura dell'indifferenza e dello scarto che domina nella mentalità e nella società di oggi. Valgono per tutti le parole di Papa Francesco che, ai volontari radunati a Roma per il Giubileo del volontariato cattolico, ha ricordato che voltarsi dall'altra parte è il peccato per eccellenza del nostro tempo”. Il presule mette in guardia il mondo del volontariato lametino dal rischio di “aiutare gli altri più per apparire che per cambiare le cose”, richiamando l'anima stessa del volontariato che consiste nel “far sentire la presenza di Cristo, amare l'altro, in particolare chi soffre e chi è povero, con gli stessi sentimenti di Cristo”. Cantafora invita i volontari lametini ad essere consapevoli della loro “missione pedagogica verso tutta la società” facendo in modo “che l'attenzione all'altro, in particolare al debole e al fragile, non sia una virtù eroica ma la normalità, lo stimolo per una cittadinanza responsabile. Su questa strada, la Chiesa è sempre al vostro fianco e vi incoraggia”. Le sfide del mondo del terzo settore alla luce della riforma del governo di cui si attendono i decreti attuativi, sono state evidenziate dal presidente del Csv di Catanzaro Luigi Cuomo, in apertura del dibattito tenuto nel Chiostro San Domenico, sottolineando l'importanza della collaborazione tra mondo del volontariato e istituzioni e con la Pubblica Amministrazione in un'ottica di reciprocità e scambi di competenze. Il volontariato come “arte del dono, che richiede disciplina e preparazione”, ha sottolineato la dirigente del presidio ospedaliero di Lamezia Terme Rita Teresa Marasco, mentre il sociologo Giuseppe Bianco si è soffermato sul valore culturale del volontariato che “contrasta con la cultura di oggi segnata dal narcisismo, dalla falsa convinzione di bastare a se stessi, e dall'euforia di chi vuole tutto e subito. Il volontariato non è filantropia, ma dono e reciprocità”. Un rapporto di diritti e doveri reciproci, quello tra istituzioni e mondo del volontariato, come evidenziato dal presidente del comitato gestionale dei Csv per la Calabria Luigi Dinapoli e dal vice presidente del Coordinamento dei Csv Luciano Squillaci per il quale “il volontariato non va concepito come un produttore di servizi o di risposte alle emergenze, ma come un processo di costruzione di relazioni. I volontari non possono essere semplici notai dello status quo: devono avere il coraggio di costruire il cambiamento”. La mattinata si è conclusa con l'apertura del villaggio del volontariato sull'isola pedonale di Corso Giovanni Nicotera: ogni associazione ha allestito uno stand dove i volontari illustreranno i progetti e le attività portate avanti sul territorio. La giornata si è conclusa con il concerto dei canti dialettali alla Madonna di Dipodi organizzato dall'associazione Animula.
Cultura e Società
Il Vescovo alla prima festa del volontariato a Lamezia: “Volontariato è risposta umana disarmante per questa nostra terra”
Paolo Emanuele · 8 anni fa