“Un’occasione propizia e provvidenziale per riscoprire la bellezza e la gioia di essere ‘popolo in cammino verso il Regno’, guidato da Cristo e sostenuto dalla piccola Maria Goretti, nostra amica e modello di carità, speranza e fede”. Con queste parole don Pino Angotti, parroco di Santa Maria Goretti Vergine e Martire, che sorge in via Beato Angelico, quartiere Savutano, ha definito la festa patronale di quest’anno in onore della santa, chiamata da Pio XII “la piccola e dolce Martire della purezza. Una festa – ha proseguito don Pino -, resa del tutto speciale dal Giubileo che stiamo vivendo e dalla recente visita a noi fatta dalla nostra celeste Patrona nello scorso febbraio”. A conclusione della processione con la statua della santa e la Reliquia, che ha attraversato le vie della parrocchia, accompagnata dalla preghiera dei fedeli, dai canti del coro parrocchiale e dalle note della banda musicale diretta dal maestro Rotella, don Pino Angotti ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della festa: “Dall’Arma dei carabinieri alla Polizia municipale, dagli statuari ai coristi parrocchiali, alle suore francescane Angeline, dai volontari che hanno preparato gustosi panini, ‘conditi’dai prodotti dell’orto allo staff parrocchiale e alla Caritas parrocchiale, che ha realizzato una pesca di beneficenza, il cui ricavato sarà interamente devoluto per opere di bene; insomma, quest’anno – ha rimarcato don Pino - è stata una bella festa”. Tra gli appuntamenti del pre-novenario, lodevole è stata l’iniziativa della peregrinatio della sacra effige e della santa reliquia in alcune zone del quartiere Savutano; mentre ad inizio novenario è stato presentato il libro “Domani sarò grano”, a cura dell’autore padre Giovanni Alberti, biografo ufficiale di Santa Maria Goretti e già Rettore del Santuario di Nettuno, dove riposano le spoglie della santa; il 2 luglio, poi, la Messa è stata presieduta dal vescovo diocesano Luigi Antonio Cantafora, cha ha amministrato il sacramento della Cresima. Nel triduo solenne e nel giorno della festa, la predicazione durante la Messa serale è stata affidata a don Luigi Iuliano, parroco del Carmine, che ha sviluppato la sua riflessione partendo dal tema delle misericordia e finendo con il tema del perdono, l’atto sublime compiuto da “Marietta” (Maria Goretti) in punto di morte. La storia è nota: Marietta (così veniva chiamata), benché dodicenne, respinse con fermezza i tentativi di violenza sessuale di Alessandro Serenelli, di otto anni più grande di lei, fino ad essere uccisa dallo stesso giovane, che lei perdonò poco prima di esalare l’ultimo respiro e spiccare il volo verso la Patria celeste. Di contorno alla festa, è stato predisposto anche un programma civile di tre serate, curato da Angelo Piccione, con: lo spettacolo “Muses voice” e l’imitatore Gennaro Calabrese, che ha impersonato numerosi personaggi; il concorso canoro “Talenti in… canto”, a cura di Francesco Sinopoli; mentre la serata della vigilia, offerta da Peppino Ruberto, ha registrato la commedia con Piero Procopio “L’eredità du zzo previta” (dello zio prete), cui ha fatto seguito un momento di cabaret dello stesso Procopio.
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Conclusi i festeggiamenti in onore di Santa Maria Goretti
Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa