·

La parola del Vescovo

Sappiate che la Chiesa vi � grata

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

La celebrazione dell�Eucarestia ci pone in una particolare comunione con i santi. E noi siamo qui oggi per ricordare una delle pi� singolari figure della santit� cristiana: Sant'Antonio. E�un ricordo che in Cristo ci pone in comunione con lui e ci offre occasione per riascoltare, in un qualche modo, il suo messaggio. La prima lettura ci parla di una �sapienza� da preferirsi a qualsiasi altro bene creato: la ricchezza, il potere, la salute. Una sapienza che � �un tesoro inesauribile per gli uomini�, poich� �quanti se la procurano si attirano l�amicizia di Dio�. La stessa parola di Dio ci ha ricordato nel Vangelo il comandamento dato da Ges� agli apostoli, prima di lasciare questo mondo: �andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura�. Anzi, l�apostolo Paolo ci assicura che fra i doni fatti da Cristo alla Chiesa, abbiamo in essa anche i �maestri�, cio� persone capaci di comunicare la fede in modo tale da far crescere la Chiesa stessa. Abbiamo cos� le due fondamentali dimensioni della vita di Antonio. Egli � stato un uomo di straordinaria sapienza; ma egli ha manifestato la sua sapienza non da una cattedra universitaria, ma predicando il Vangelo ad ogni creatura. Matteo d�Acquasparta scrisse di lui: �predicava efficacemente dappertutto, come colui che parla ai grandi e ai piccoli colpendo tutti con i dardi della verit��. Uomo pieno di sapienza, dunque; uomo interamente dedito alla predicazione del Vangelo. E�commuovente la pagina con cui Antonio conclude la raccolta delle sue omelie: �Fratelli carissimi, io, il pi� piccolo di voi tutti, vostro fratello e schiavo, ho composto questo commento ai Vangeli della domenica per la vostra consolazione, per l�edificazione dei fedeli, per la remissione dei miei peccati�. Lo stesso San Francesco riconobbe in lui singolare sapienza, poich� fu il primo cui affid� l�insegnamento della teologia ai suoi frati. Anche noi dunque vogliamo porci alla scuola di Antonio, ascoltando il suo insegnamento sulla persona e l�opera del nostro Salvatore, Ges� Cristo. Ebbene,Antonio vede sempre Ges� il Cristo come il centro di tutta la realt�. �Il centro� egli scrive �� il posto che compete a Ges�: in cielo, nel grembo della Vergine, nella mangiatoia del gregge e sul patibolo della Croce � Sta al centro di ogni cuore; sta al centro perch� da Lui, come dal centro, tutti i raggi della grazia si irradino verso di noi che camminiamo all�intorno e ci agitiamo alla periferia�. Quello che � il sole nel mondo fisico, � Cristo nel mondo delle persone: lui � la luce che dona la vita; lui � il fuoco che riscalda la freddezza del nostro cuore. La figura di Sant�Antonio allora ripresenta due esigenze alla nostra vita: la centralit� di Cristo e la necessit� di ascoltare sempre la verit�. Del resto anche la celebrazione dell�Anno Santo straordinario della Misericordia � un invito a ritornare a ci� che � veramente essenziale:�Ges�, la Misericordia fatta carne, che rende visibile ai nostri occhi il grande mistero dell�Amore trinitario di Dio. Celebrare un Giubileo della Misericordia equivale a mettere di nuovo al centro della nostra vita personale e delle nostre comunit� lo specifico della fede cristiana, cio� Ges� Cristo, il Dio misericordioso� (Papa Francesco). Approfittiamo di questo tempo di grazia e accogliamo l�invito che il nostro Santo ci rivolge. Papa Francesco ci ricorda che Cristo � il centro della nostra vita perch� �Cristo � il Primogenito di tutta la creazione, quindi � il centro della creazione. Quando si perde questo centro, perch� lo si sostituisce con qualcosa d�altro, ne derivano soltanto dei danni, per l�ambiente attorno a noi e per l�uomo stesso. Oltre ad essere centro della creazione, Cristo � centro del popolo di Dio. E, infine, Cristo � il centro della storia dell�umanit� e di ogni uomo. A Lui possiamo riferire le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di cui � intessuta la nostra vita�. Sant�Antonio aiuti noi tutti a vivere questo tempo del Giubileo per rimettere Cristo al centro della nostra vita. Il nostro Santo poi ci conceda un cuore disponibile a lasciarci ferire dalla verit�, perch� il nostro cammino sia sempre accompagnato dalla luce e non dall�errore. Una preghiera accorata per tutte le istituzioni civili e militari che tradizionalmente partecipano a questa liturgia. A loro va il nostro grazie per il sacrificio personale che affrontano quotidianamente. Sappiate che la Chiesa vi stima e vi � grata! Momenti come questi ci aiutano a comprendere che la citt� va avanti quando le sue istituzioni si ritrovano insieme, unite dalla stima vicendevole e dal rispetto all�interno della convivenza civile. A tutti il Signore doni la sua pace!