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Turismo religioso

San Damiano in Assisi

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

San Damiano è un luogo favoloso, unico, appena fuori le mura di Assisi scendendo verso la pianura. Qui, nell'estate del 1205, san Francesco sentì il Crocifisso esortarlo a restaurare la Chiesa; qui Santa Chiara trascorse la sua esperienza monastica a partire dal 1212 e fondò l’ordine delle Clarisse; nella "capanna di stuoie in un angolo della casa" San Francesco scrisse la prima bozza del Cantico delle Creature che finì di comporre ormai cieco e malato due anni prima di morire tra le braccia benevoli di sorella Chiara; nel dormitorio di San Damiano santa Chiara spirò l'undici agosto del 1253. Il primo biografo di san Francesco, Tommaso da Celano, la chiama “chiesa antica e diroccata”: luogo della conversione di Francesco, dove il “poverello”, figlio di un ricco mercante di Assisi appena tornato dalla prigionia della guerra, a seguito di una “crisi” come diremmo oggi, si isola dal mondo, scopre questa oasi di pace, rimette in piedi un vecchio crocefisso abbandonato, lo abbraccia e sente la voce di Gesù che gli dice: "Va’Francesco e ripara la mia casa che va in rovina". Egli fugge definitivamente da casa e dal mondo, si insedia a san Damiano restaura la chiesa e il convento che poi ospiterà santa Chiara. A san Damiano, santa Chiara visse e vi morì, dopo aver ottenuto dal Papa l’approvazione della Regola. L’interno del Convento e del Santuario sono di rara bellezza e trasmettono un messaggio unico ed indelebile. Il coretto dove le sorelle di santa Chiara si riunivano per la preghiera in comune; la chiesina ricostruita da Francesco bella e semplice; il dormitorio dove alloggiavano le sorelle povere di santa Chiara e dove lei stessa visse inferma per 29 anni e dove morì in uno spoglio e disadorno stanzone nel quale le sorelle riposavano su giacigli di paglia; il luogo da dove Santa Chiara malata con l'Eucaristia in mano respinse coraggiosamente i Saraceni liberando il monastero e la città di Assisi. Ancora il dormitorio dove la Santa, nella notte di Natale del 1252, per singolare e bellissimo prodigio, vide le sacre funzioni celebrate nella chiesa di san Francesco in Assisi in una situazione miracolosa per cui è stata dichiarata "patrona della televisione". Ed ancora il Chiostro bellissimo per non dire affascinante, i corridoi, il refettorio con i tavoli e le panche dove sedevano le suore ed a capo tavola il posto di Santa Chiara evidenziato da un fascio di bellissimi fiori, lì a capotavola perché la badessa doveva muoversi per servire le consorelle. Qui la Santa e le sue compagne consumavano i loro pasti frugali e qui sono avvenuti molti miracoli come la moltiplicazione dei pani. A san Damiano viene portato il corpo di Francesco prima dei funerali nella chiesa di San Giorgio ora santa Chiara; a san Damiano Chiara accompagna e raccomanda la sua anima al Signore “il re della Gloria” la sera dell'undici agosto 1253, dopo aver avuto la bella notizia dell’approvazione della regola povera come Gesù e come le aveva insegnato Francesco. Il convento, di proprietà della Curia dei Frati Minori, oggi è sede di Noviziato. Qui abbracciano il saio moltissimi giovani, circa 10-15 ogni anno. Nel luogo legato alla vita di Francesco e Chiara molti giovani provenienti da tutto il mondo, si ritrovano ogni giorno per pregare assieme ai frati, specialmente nella preghiera del vespro. Il bellissimo e suggestivo piazzale pullula sempre di giovani e giovanissimi pellegrini incuriositi da questo luogo miracoloso. Ed i frati del cortile ti accolgono e ti accompagnano nella visita non prima di averti introdotto nella “chiesina” così chiamata da frate Fabrizio Migliazzo maestro dei novizi negli anni Novanta, guardiano della Porziuncola, vice provinciale dei Frati Umbri, guida spirituale di molti giovani, che un brutto male ha portato via troppo presto. A parte la presenza dei giovani qui colpisce il silenzio e il senso di distacco che si avverte a due passi da Assisi e da Santa Maria degli Angeli. San Damiano è attorniata da campi di olivo che lo circondano ed è visitato più dai pellegrini in preghiera che dai semplici turisti. Appena si arriva tutto è magico e si è già immersi nel silenzio, nella pace e nel distacco dal mondo proteso alle cose eterne. Il piazzale, il porticato, le scalette, la Chiesina e ci si ritrova, in ginocchio, in preghiera davanti al Crocefisso. Ci si ritrova nella stessa posizione in cui si sono trovati Francesco, Bernardo, Angelo, Rufino, Masseo prima e Chiara, Pacifica, Agnese dopo; si è nella stessa posizione in cui per 800 anni hanno pregato molti giovani e tanti di essi hanno ricevuto una “chiamata”; qui tutti raccontano una storia simile, provenienti da tante vie e da tante esperienze molti uomini e donne hanno ritrovato loro stessi nell’amore di Gesù. Il Crocefisso originale è stato trasferito dalle clarisse nel Protomonastero di Santa Chiara in Assisi, dove oggi si venera. La copia presente in San Damiano è stata creata come se l’originale dovesse restare un privilegio di Francesco. Ma è anche il Crocefisso che ha parlato a milioni di persone e che ha chiamato molte migliaia alla vocazione. Vale la pena condividere il miracolo di San Damiano, qui il Signore parla e regala, in un sol colpo, pace, amore, commozione, affetti, emozione e tanta fede. I canti soavi dei frati elevano la mente al creato; si ascoltano le loro catechesi come se si ascoltassero i frati compagni di Francesco. Si va via da san Damiano nel buio della sera ritornando in Assisi con una commozione unica; in San Damiano e davanti al crocefisso il cuore si illumina, si rivive la propria vita, si perfeziona, si purifica abbracciando una fede retta, carità perfetta, umiltà profonda rapiti dall’ardente fuoco dell’amore di Dio che trasmette questo luogo Santo vissuto nella preghiera comune del Padre Nostro e nel cantico delle Creature tenendosi per mano a tanti fratelli che hanno vissuto la stessa emozione in questa bellissima esperienza.