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Vita diocesana

Si è svolta la processione dei Mistiari

Gigliotti Saveria Maria · 8 anni fa

“In questo tragitto che abbiamo condiviso insieme, il Signore ha voluto seminare il suo amore e la sua misericordia, perché nell’anno giubilare della misericordia ciascuno di noi, guardano la Croce di Cristo, possa conformarsi sempre di più per fare traboccare il Suo amore misericordioso”. Così nella serata di Venerdì Santo, padre Antonio Casciaro, correttore del convento dei Minimi di Lamezia Terme-Sambiase, parlando dall’ingresso della Chiesa di San Francesco, ha concluso la processione dei Mistiari, il tradizionale percorso con le otto statue del ‘600 (che ripercorrono il Calvario di Gesù, i momenti della Passione e Morte del Cristo), custodite nella chiesa dell’Annunziata, a cura dell’omonima Congrega,guidata dal priore Peppino Maione, con l’assistenza spirituale dei Frati. La processione dei Mistiari ha preso il via, dopo la solenne Azione Liturgica nella Chiesa Madre, con l’uscita dello stendardo, seguito da bambini con le croci. Quindi, le otto statue, portate dagli statuari, che una ad una, sono uscite dalla Matrice: Gesù all’orto, Gesù alla colonna, Ecce Homo, Gesù che porta la Croce; a seguire, il figurante, a piedi nudi, Franco Mastroianni che impersona Gesù caricato dalla Croce; poi il Crocifisso, portato tradizionalmente dalla famiglia Caligiuri e congiunti; quindi, “a Varetta”, Gesù Morto, con ai lati due carabinieri in alta uniforme della stazione di Sambiase, guidati dal luogotenente Domenico Medici e dietro alcuni sacerdoti: i padri Antonio Casciaro, Vincenzo Arzente, Ivano Scalise e Antonio Bonacci delle parrocchie San Francesco di Paola e San Pancrazio, assieme a don Gigi Iuliano della Parrocchia del Carmine. A chiudere, la statua dell’Addolorata, portata da alcune donne, e quella di San Giovanni; dietro, tra il popolo di Dio, la presenza del vicesindaco di Lamezia, Francesco Caglioti (in rappresentanza del sindaco Paolo Mascaro, impegnato nella Via Crucis cittadina). La popolazione ha percorso tutto il tragitto della processione, che si è snodata per le tradizionali vie di Sambiase; durante l’itinerario si è pregato con le stazioni della Via Crucis e con canti tradizionali del Venerdì Santo; ma si è pregato in particolare per la pace nel mondo, affinché si ponga fine a questa ondata di violenza inaudita; poi, per gli ammalati, per le persone senza lavoro e per le autorità civili, militari e religiose; inoltre sono state lette delle meditazioni inerenti il tema del Giubileo che stiamo vivendo: “Misericordiosi come il Padre”. Padre Casciaro ha poi inteso rimarcare che il tragitto della processione dei Mistiari, compiuto in un clima di preghiera e compostezza: “è un cammino dove sperimentiamo Cristo uomo – ha detto - , che abbraccia la nostra umanità; è questa la realtà viva di un Dio che si fa uomo in ciascuno di noi”. Infine, è stata impartita la benedizione col Crocifisso e la processione si è conclusa nella Chiesa dell’Annunziata, ove i fedeli hanno fatto la fila, com’è tradizione, per il bacio delle statue.