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La parola del Vescovo

Celebrata la S. Messa per il Mercoledì delle Ceneri

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

Monsignor Cantafora ha presieduto la S. Messa, Mercoledì 10 febbraio in Cattedrale, con il rito di imposizione delle Ceneri. Con questa celebrazione ha avuto inizio il tempo forte della Quaresima. Hanno concelebrato con lui diversi sacerdoti, mentre il servizio liturgico è stato prestato dai chierici dei Frati Minori, della Comunità del Carmine di Sambiase. Di seguito il testo dell’omelia del Vescovo. La celebrazione odierna è dominata dal rito dell’imposizione delle ceneri, tanto noto quanto austero. Le cenere ci ricordano una cosa molto semplice: la nostra natura umana, la nostra carne non sono immortali: siamo polvere, cenere. Dice il salmo 62 che siamo un soffio! Ma questa nostra carne fragile è chiamata a qualcosa di molto alto. Quando le ceneri saranno imposte sul nostro capo, ci viene detto: “convertitevi e credete al Vangelo”.C’è uno stretto rapporto tra la nostra conversione e la fede al Vangelo. è la fede al Vangelo che opera la nostra conversione, perché essa ci libera dal peso del peccato e ci ridona la vita di Cristo. In che modo?Perché la Parola del Signore è una parola efficace, che opera ciò che dice in chi la accoglie. In questo siamo invitati ad ascoltare di più la parola del Signore e lasciarci trasformare da essa, nel cuore e nella vita.Il tempo della Quaresima che oggi inizia è un tempo favorevole per tornare al Signore, ma a maggior ragione, in quest’anno Santo. Siamo chiamati ad accogliere la misericordia di Dio. Infatti, Dio è ricco di misericordia e nella sua misericordia, a tutti viene incontro. Che cos’è la misericordia? è l’amore di Dio che si effonde su ciascuno di noi, un amore grande, smisurato, benevolo, che accoglie e non condanna.Dio è sempre pronto in ogni circostanza a donarci quella tenerezza e compassione viscerali; soprattutto quando con il nostro peccato spezziamo il legame con Lui. Egli cioffre sempre un’ulteriore possibilità per ravvederci, convertirci e credere (cfr. Misericordiae Vultus, 21). La Quaresima è il tempo della misericordia e del perdono: sono i giorni in cui il Padre vuole fare di ciascuno di noi un miracolo della sua grazia. Ma occorre accoglierla, desiderarla, volerla!Per questo S. Agostino ci ammonisce: “Dio ha creato te senza di te. Dunque, colui che ha creato te senza di te, non ti salva senza di te. Egli ha creato chi era ignaro, ma salva soltanto chi lo vuole” (Sermo 169,13). La nostra cooperazione con la sua misericordia che ci previene, si chiama conversione. Il profeta ci invita pertanto a compiere gesti che esprimano realmente il cambiamento di vita: «Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, perché Egli è misericordioso e pietoso».Che cosa possiamo fare noi? Camminare verso l’incontro con Gesù Cristo, l’unico cammino che abbia consistenza, l’unico cammino che porti a incontrarmi con il mio Signore, l’unico cammino che dà senso alla mia vita.Noi ci incamminiamo oggi verso il Signore per ricevere le ceneri ma questo gesto ci dice che noi non siamo fatti per l’effimero ma per una pienezza che è l’amore.L’amore è fatto di gesti concreti, di atti che lo esprimono. In questo tempo la Chiesa ci esorta a vivere con intensità la preghiera (per mettere Dio al centro), il digiuno (da tutto ciò che è superfluo e inutile alla mia vita), l’elemosina (come condivisione di ciò che ho per nutrire l’altro).In quest’Anno Santo, un’attenzione particolare sarà pertanto rivolta alle «opere di misericordia corporale e spirituale. Esse ci ricordano che la nostra fede si traduce in atti concreti e quotidiani, destinati ad aiutare il nostro prossimo nel corpo e nello spirito e sui quali saremo giudicati» (Messaggio per la Quaresima 2016).Il Signore ci esorta a vivere tutto questo nella verità e nella giustizia e non nell’ipocrisia.Liberiamoci dall’ansia di dimostrare d’essere più buoni e più bravi. Viviamo la misericordia, solo perché Dio è misericordioso con noi. Il Papa ci ha invitato più volte a vivere intensamente questa Quaresima “speciale” perché incastonata nel bel mezzo dell’Anno Santo. Non perdiamo questa opportunità straordinaria per tornare al Signore. In questo tempo vivremo anche le Missioni popolari. Esse saranno un’occasione speciale di grazia per tutti. Preghiamo il Signore che converta i cuori di tanti!La Vergine Santa, Madre di Dio e Madre nostra, Lei che è senza peccato, ci guidi in questo cammino. Fratelli e sorelle andiamo incontro a Dio che ci viene a cercare!