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Curinga - La Candelora o Presentazione di Gesù al Tempio vissuta dai curinghesi.

Cesare Natale Cesareo · 9 anni fa

Appuntamento al tempietto di Gornelli, dove vi è stato il rituale delle benedizione delle candele in una breve e suggestiva cerimonia presieduta da Padre Franco Granata. Al termine la processione ha percorso il breve percorso che separa il luogo del raduno dal Santuario del Carmine dove, in una chiesa gremita, è stata celebrata l’Eucarestia.

Presenti il priore del Carmine, Giovambattista Panzarella, e la priora del terz’ordine Carmelitano, Antonia Mancari. Gli abitini estratti al termine della funzione religiosa, hanno coronato la ricorrenza della presentazione al tempio di Gesù; ricordiamo che questa è una festa molto sentita dai curinghesi ed in particolar modo dai carmelitani.

A questo punto dopo la breve cronaca, ci sembra opportuno e doveroso da parte nostra, che cerchiamo di valorizzare e far conoscere i tanti aspetti positivi e le tante vicende che hanno fatto la storia di Curinga, dare ampio risalto, per quel che possiamo, all’evento miracoloso che oltre cento anni fa ha coinvolto l’attuale Santuario del Carmine e tutta la comunità curinghese.

Era il 2 febbraio 1909 Solennità della Candelora prima messa della mattina ore 07,30

Il Miracolo

Alcune delle notizie che abbiamo sono tratte dal volume “Itinerari Calabresi” di Cesare Cesareo e riportiamo per come sono state pubblicate:” Il quadro ((di Cesareo Natale Pio) rappresenta la purificazione al tempio con Simeone che consegna il Bambino Gesù alla Madonna . è stato offerto

dall’artista per voto dopo che un fulmine caduto sul campanile è arrivato al punto dove attualmente è situato il quadro senza arrecare notevoli danni ai fedeli che assistevano alle funzioni religiose”.

Attualmente le scarne notizie che abbiamo sono riferite oralmente da persone anziane alle quali i loro genitori e parenti le hanno raccontate per essersi trovate presenti al momento dei fatti.

Il 2 febbraio del lontano 1909 durante la Santa Messa celebrata dall’Arciprete Currado un forte temporale accompagnato da vento, pioggia scrosciante, fulmini e saette si abbattè su Curinga e sul circondario (tempesta che solo chi vive a Curinga può immaginare). Improvvisamente, un fulmine attraverso il campanile entra nella chiesa illuminata fiocamente dalle candele, una luce accecante ed un rumore spaventoso attraversano la chiesa, in un attimo i presenti terrorizzati restano sbigottiti e inermi di fronte ad un evento inaspettato e tanto violento. Molti si ritrovano a terra tramortiti, altri si accorgono con sgomento di avere i vestiti o gli scialli bruciacchiati, rendendosi conto di essere stati sfiorati da un fulmine, il quale dopo aver percorso la Chiesa in lungo ed in largo, uscì dal muro lasciando solo un foro. Cerchiamo di immaginare lo stato d’animo delle tante persone che sono miracolosamente rimaste illese, pur investite da una forza che avrebbe potuto, non solo provocare ingentissimi danni materiali, ma seminare morte tra i devoti. Il parapiglia , il terrore, lo stupore, si sciolsero in gratitudine verso la Santa Vergine del Carmelo che ha volle salvare le persone riunite in quel tempio dedicato a Lei. Dopo questi fatti prodigiosi, trascorsero 43 anni fino a quando, con bolla Papale di Pio XII, Parroco pro tempore Don Antonio Bonello, Priore della Confraternita Antonio Panzarella, la Chiesa dedicata alla Madonna del Carmine fosse elevata a Santuario, era il 16 luglio 1951.

Prima di chiudere questo breve e sicuramente lacunoso racconto, ricordiamo che nel 1909 fu stilato un elenco con i nominativi delle persone che in quel giorno assistettero al prodigio e furono miracolati dalla Beata Vergine del Carmelo. Tale elenco fu appeso successivamente al quadro del Cesareo.

Cesare Natale Cesareo

Proverbio

Da' Candalora, cu non ava carni

s'impigna a figghjiola.