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Vita diocesana

Serata all’insegna della letizia e della solidarietà con Gianni Aversano all’Oasi francescana di Lamezia

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

Successo di pubblico per Gianni Aversano e il trio Napolincanto, protagonisti dello spettacolo ““Jettero li pasturi”” che si è svolto ieri sera all’Oasi Francescana “San Francesco d’Assisi”, il cui ricavato sarà devoluto per sostenere le opere di carità e solidarietà realizzate dal Terz’Ordine Francescano Secolare di Lamezia in città e nelle missioni all’estero.

Il mistero del Natale rivissuto nella vitalità della musica partenopea, tra canti tradizionali, poesie, un mix di teatro e musica per una serata all’insegna della letizia francescana, della comunione e della solidarietà. E’stato questo il filo conduttore dello spettacolo, in cui il “giullare” Gianni Aversano, accompagnato da Paolo Propoli (chitarra), Michele Di Martino (mandolino) e Paolo Di Nunzio (sax), ha fatto riscoprire al pubblico lametino la bellezza del messaggio universale della musica napoletana attraverso il genere del teatro- canzone.

Il repertorio scelto dall’artista ha voluto raccontare il Mistero del Natale, valorizzando l’umanità dei protagonisti che si apre al Mistero, in un intreccio vivace e armonico tra racconto evangelico e narrazioni popolari. E’così che Aversano e il suo trio hanno raccontato in musica la vicenda di un San Giuseppe “siciliano” e “geloso” che vorrebbe vendicarsi di Maria dopo aver scoperto che è incinta ma viene fermato dall’angelo; Maria che canta la ninna nanna al piccolo Gesù, mentre già medita i giorni dolorosi della Passione e della Morte del Figlio; l’Inno di Dante alla Vergine nel “Paradiso” riproposto con i ritmi e la vivacità della tarantella partenopea. E ancora le poesie del poeta napoletano Salvatore Palomba fino agli intramontabili “Te voglio bene assaie” e “O sole mio”. E poi Pulcinella, il quarto Re Magio, che si affretta per arrivare alla grotta convinto di fare il grande investimento della sua vita per poi scoprire che in quella grotta non c’era che un bambino più “povero” e “messo maledi lui”: ma quel Bambino, scoprirà Pulcinella di fronte alla grotta, è nato proprio per lui, per riaprire il suo cuore alla gioia e alla speranza.

Il mix di tradizione e modernità, unito alla teatralità di Aversano e alla capacità di coinvolgere il pubblico rendendolo protagonista dello spettacolo, ha regalato al pubblico di Lamezia una serata autenticamente francescana, in cui l’altezza e la profondità del Mistero di Dio si incontra con la concretezza dell’umanità, il messaggio cristiano si fa fonte di speranza e letizia per le donne e gli uomini di ogni tempo.

Dal guardiano del Convento di Sant’Antonio Padre Bruno Macrì e dalla Ministra del Terz’Ordine Francescano Secolare di Lamezia Terme Marisa De Sensi un ringraziamento a Gianni Aversano e al suo trio “che ormai sono di casa nella nostra comunità lametina e che ogni volta ci danno occasione di vivere, attraverso la bellezza e l’universalità della musica napoletana, quella letizia e quella vitalità che hanno la loro origine nella sola Buona Notizia che apre i cuori degli uomini alla gioia e alla speranza: l’amore di Dio per ognuno di noi. Grazie a quanti hanno collaborato alla realizzazione di questa serata: un bellissimo momento di comunione, che vuole essere un’occasione per far conoscere sempre più alla città la nostra fraternità come luogo di preghiera e di comunione, dove imparare a vivere quotidianamente la vita cristiana alla scuola di Francesco di Assisi”.