Suore del Bambin Gesù di Lamezia Terme in festa, mercoledì 21 ottobre, per la ricorrenza della Memoria liturgica del Beato Nicola Barrè (beatificato il 7 marzo 1999 a Roma dal Papa Giovanni Paolo II, ora Santo), Religioso Minimo (figlio spirituale di San Francesco di Paola, Nicola Barrè entra nell’Ordine dei Minimi del Santo Paolano nel 1640, a soli 19 anni, dopo aver terminato le scuole presso i Gesuiti della sua città; a 23 anni è professore di Filosofia e, una volta ordinato sacerdote, insegna Teologia), Fondatore, proprio, delle Suore del Bambin Gesù, la cui missione oggi continua nei cinque continenti.
Momento centrale della celebrazione nella chiesa di San Francesco di Paola, la Santa Messa delle ore 19:00, presieduta da padre Vincenzo Arzente (concelebranti gli altri padri convenutali: Antonio Casciaro, Antonio Bonacci e Ivano Scalise; assieme a don Gianluca Taverna, parroco della locale Parrocchia “Santi Quaranta Martiri”, che si occupa della cura pastorale di alcune frazioni montane) e animata da alcuni elementi del gruppo “Padre Giovanni Vercillo”.
Alla Concelebrazione Eucaristica hanno, ovviamente, presenziato e dato il loro apporto suor Gabriella Assolari, suor Caterina Dolce e suor Marina Mugerli, le tre suore che attualmente coadiuvano i locali Padri Minimi nei diversi settori della Parrocchia e nelle frazioni confinanti (il convento delle suore del Bambin Gesù è ubicato a Sambiase, su Viale della Libertà, adiacente l’ingresso centrale della chiesa di S. Francesco di Paola).
La liturgia di mercoledì scorso ha dato l’occasione ai fedeli presenti nel sacro tempio di ripercorrere la figura del Beato Nicola Barrè, tratteggiata nelle linee generali da suor Marina Mugerli. “Padre Barrè –ha ricordato suor Marina- in vita non ha compiuto miracoli; dopo la sua morte c’è stata la guarigione di una suora, miracolata, cosa che ha contribuito alla Sua beatificazione. Ed oggi, che celebriamo la Memoria del Barrè, preghiamo perché diventi Santo”.
Nicola Barrè nasce ad Amiens (Francia) il 21 ottobre 1621 e muore a Parigi il 31 maggio 1686 (nda, è doverosa una precisazione: la festa liturgica si celebra il giorno della nascita, poiché il 31 maggio, giorno del Suo transito al Cielo, coincide con la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria ad Elisabetta; è quanto stabilito dal Santo Padre nel Decreto di beatificazione).
Suor Marina Mugerli, proseguendo nella sua testimonianza sul Barrè, ne ha evidenziato il carisma verso i piccoli e i poveri, “un intenso apostolato –ha spiegato-, vissuto nel desiderio di far conoscere e amare Gesù Cristo a tutti gli uomini, soprattutto ai poveri; perché la fame dei poveri non è solo materiale, ma spirituale; per cui il Barrè –ha proseguito la suora- prega, perché la sua è una vita dedita alla preghiera, e va di casa in casa per invitare uomini, donne e bambini ai diversi incontri”. Suor Marina ha poi spostato l’attenzione della sua riflessione su come è avvenuta la fondazione delle suore del Bambin Gesù, evidenziando che “nel 1659, all’età di 38 anni, il Barrè è mandato a Rouen per le missioni popolari; ed è proprio qui che, colpito dalla miseria e dall’abbandono in cui versano i bambini e i ragazzi di quei quartieri, comunica la sua preoccupazione ad alcune giovani, che invita a mettersi, in maniera disinteressata, al servizio dei giovani e dell’infanzia abbandonata. Nascono così le maestre delle
Subito dopo la testimonianza della suora, padre Vincenzo Arzente ha fatto un accostamento della spiritualità del Beato Barrè a quella di San Francesco di Paola e di San Nicola Saggio da Longobardi, il primo religioso Santo dell’Ordine dei Minimi, naturalmente dopo il fondatore dello stesso Ordine religioso, il Taumaturgo paolano. “Dalla gratuità dell’amore di Cristo –ha sottolineato il celebrante-, nasce una esperienza d’amore; e questo è successo nella vita del Barrè: di trovare vie, attraverso le quali –ancora P. Arzente- poter dare un amore grande da riversare soprattutto ai giovani poveri del suo tempo”. Il celebrante ha poi pregato per le suore del Bambin Gesù che “vivono la stagione del riposo e per quelle che hanno raggiunto il Premio della vita eterna”.
Alla Preghiera dei fedeli, suor Gabriella Assolari ha chiesto al Signore di ottenere per intercessione del Beato Barrè la guarigione di tre giovani malati e di un bambino affetto da leucemia.
E prima di ricevere la benedizione finale, padre Antonio Casciaro, Correttore dei padri Minimi della Parrocchia di Via della Pace, ha rivolto un ringraziamento alle suore per il contributo di vita apostolica che le vede impegnate nel nostro territorio parrocchiale, frazioni di competenza comprese, concludendo con la richiesta di “intensificare la preghiera perché il Beato Nicola Barrè possa essere al più presto elevato agli onori degli altari”.
A fine Messa, ha fatto seguito un momento di fraternità nel salone parrocchiale di San Francesco.
Antonio Cataudo
Vita diocesana
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