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Spiritualità

Misericordia, prima di tutto

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Si capisce la misericordia di Dio, soltanto quando è stata versata su di noi,sui nostri peccati, sulle nostre miserie. è questo il punto! Tutti a parlare di misericordia, come atteggiamento, come accoglienza, come apertura, come un nuovo modo di esserci e di porsi della Chiesa. Ma chi parla così, rivela quanto poco ha capito cosa sia la misericordia! «Non è soltanto un ideale, un valore, una verità, un dono spirituale, un' esigenza morale, un comandamento tra i tanti, un programma necessario di azione e di vita. Costituisce piuttosto il dato centrale del Vangelo nella sua interezza - sottolinea Tettamanzi nel suo ultimo libro, Misericordia. Il Giubileo di Papa Francesco. La misericordia da un lato è l’attesa di ogni uomo e di ogni donna, dall’altro lato è il dono di Dio per noi. Lutero in fin di vita, sul suo capezzale, incise con un punteruolo: Cristo misericordia per me! Misericordia per sé, chiede ogni uomo. Per questo, la misericordia non è un’etica comportamentale. Se scorriamo le pagine della Scrittura, la misericordia ha due volti. C’è innanzitutto quello del perdono. Cristo passando per le strade del mondo ha infranto la strada inesorabile del delitto e del castigo e ha aperto la strada del perdono, della redenzione e della libertà. Dostoevskij scriveva: «Perché si dovrebbe aver pietà di me? dici tu. Perché? è vero, non ce n’è motivo di avere pietà di me, bisogna crocifiggermi, non già compiangermi. Ebbene, mettimi in croce, giudicami, ma nel mettermi in croce abbi pietà di me. E allora io andrò incontro al mio supplizio volentieri, perché io non ho sete di gioia, ma di dolore e di pianto... Ma colui che ebbe pietà di me, ma colui che ebbe pietà di tutti gli uomini, colui che comprese tutto avrà certamente pietà di noi. è l’unico giudice che esista. Egli verrà nell’ultimo giorno e domanderà: “Dov’è la figliola che si è sacrificata per una matrigna astiosa e tisica e per dei bambini che non sono i suoi fratelli? Dov’è la figliola che ebbe pietà del suo padre terrestre e non respinse con orrore quell’ignobile beone?”. Ed Egli dirà: “Vieni, ti ho già perdonato una volta, e ancora ti perdono tutti i tuoi peccati, perché hai molto amato”. Così Egli perdonerà alla sua Sonia, le perdonerà, io lo so, poc’anzi l’ho sentito qui nel cuore, mentre ero da lei. Tutti saranno giudicati da Lui ed Egli perdonerà a tutti, ai buoni e ai malvagi, ai savi e ai miti. E quando avrà finito di perdonare agli altri perdonerà anche a noi. “Avvicinatevi voi pure”, ci dirà, “Venite, ubriaconi; venite, viziosi; venite, lussuriosi” e noi ci avvicineremo a Lui, tutti, senza timore, e ci dirà ancora: “Siete porci; siete uguali alle bestie, ma venite lo stesso”. E i saggi, gli intelligenti, diranno: “Signore, perché accogli costoro?”. Ed Egli risponderà: “Li accolgo, o savi, io li accolgo, o intelligenti, perché nessuno di loro si credette degno di questo favore”, e ci tenderà le braccia e noi ci precipiteremo sul suo seno e piangeremo dirottamente e capiremo tutto. Allora tutto sarà compreso da tutti e anche Katerina Ivanovna comprenderà, anche lei. O Signore, venga il tuo regno”». Ho riportato il brano per quest’ultima frase: «E ci tenderà le braccia e noi ci precipiteremo sul suo seno e piangeremo dirottamente e capiremo tutto. Allora tutto sarà compreso da tutti». Questo è il mistero della giustizia di Dio: la sua misericordia! Ma la misericordia ha un altro volto: l’amore per i poveri e i sofferenti che San Matteo, al capitolo 25 del Vangelo, riporta. Del resto, lo stesso Dostoevskij ne ricalca la scena, nel racconto del giudizio. Per questo suona imperiosa la Parola di Cristo: «Siate misericordiosi come misericordioso è il Padre vostro» (6,36); «Andate e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrificio. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori» (Matteo 9,13)«Il giudizio, invece, sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia» (Giacomo 2,13). Le parole che aprono questo articolo, sono le parole del papa pronunciate nell’omelia del 6 ottobre. Sono parole che feriscono il cielo e lo aprono agli occhi di tutti. Chi è lontano non ci sta chiedendo di essere più buoni e gentili! Con tutto il rispetto, le hostess di un aereo sono e saranno sicuramente più gentili di qualunque prete e suora di questo mondo! Ma, il mondo ci sta chiedendo, la Misericordia, vera, quella a caro prezzo, quella che vale! Per rispondere a questa richiesta, non serve un restyling della Chiesa. Serve che essa annunci Cristo, doni Cristo, spezzi Cristo e offra Cristo, perché, ha concluso il Papa, «dove c’è il Signore, c’è la misericordia». E «sant’Ambrogio aggiungeva: “E dove c’è la rigidità ci sono i suoi ministri”», riferendosi alla «testardaggine che sfida la missione, che sfida la misericordia».