Non finiscono mai di stupire gli incontri misti tra cultura, arte e sano divertimento che animano gli ormai noti ed apprezzati “Dimartedìculturando al Cavallino”. Nati cinque anni fa su iniziativa del professor Tommaso Cozzitorto, della poetessa Ines Pugliese e dal giornalista Giovanni Maria Cataldi, sono state via via passate in rassegna alcune tra le più note firme della letteratura, dell’arte e del giornalismo mondiale, nonché poeti e scrittori del Sud e del lametino; il tutto attraverso un ben congegnato filone rappresentativo che ha incontrato l’alto gradimento di un pubblico sempre più numeroso, entusiasta e competente.
Proprio com’è avvenuto nei giorni scorsi con il vasto contributo socio – letterario e spirituale di Nicola Giordano, sacerdote del crotonese, molto seguito non solo in Calabria, ma in Italia e nel mondo.
Ha altresì costituito il Movimento “Vivere In” che espande la sua vitalità – oltre che nella preghiera e nell’approfondimento del Vangelo e del Magistero della Chiesa - anche in opere altamente sociali, caritative e formative, con ramificazioni in America latina ed in Africa.
Al “Cavallino Bianco”, per i “Dimartedìculturando”, sono state presentate approfondite riflessioni sulla sua figura di uomo e di sacerdote, e principalmente sulle sue poesie contenute nel suo libro “Dialogando con l’Amato”, declamate magistralmente da Giancarlo Davoli, con lo straordinario accompagnamento musicale – al violino- della professoressa Maria Mattea Pagani.
Una pregnante testimonianza sullo stesso don Nicola Giordano è stata saggiamente offerta dalla dottoressa Rachele Via, facente parte del Direttivo del Movimento “Vivere In”.
I due prossimi appuntamenti con i “Dimartedìculturando”, cadenzati nel prossimo mese di febbraio, saranno dedicati alle poesie in vernacolo della professoressa Luciana Parlati e alla raccolta – sempre in vernacolo – di poesie, aneddoti sarcastici e esilaranti monologhi scritti da Salvatore De Biase, che è un apprezzato politico ma anche un sagace “intrattenitore” utilizzando i suoi apprezzati scritti.
Giovanni Maria Cataldi