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Vita diocesana

Celebrata al Colle Sant’Antonio la festa liturgica in onore di San Pio da Pietrelcina

Gigliotti Saveria Maria · 9 anni fa

Celebrata al Colle Sant’Antonio la festa liturgica in onore di San Pio da Pietrelcina

Anche nella nostra diocesi è stata celebrata la festa liturgica in onore di San Pio, il sacerdote cappuccino, proclamato beato il 2 maggio 1999 e santo il 16 giugno 2002 da Giovanni Paolo II.

La festa liturgica, che si è conclusa il 23 settembre nel santuario dei frati minori cappuccini, è stata preceduta da un triduo, con Rosario meditato e Santa Messa, mentre sabato 19 e domenica 20 settembre, a cura del gruppo di preghiera “Padre Pio”, è stata allestita una mostra-vendita di dolci, il cui ricavato andrà in beneficenza.

Le giornate celebrative hanno avuto lo scopo prioritario di far conoscere in maniera più approfondita la vita ed il pensiero di padre Pio da Pietrelcina, offrendo ulteriori spunti di riflessione e preghiera sulla figura di un uomo e di un santo, che rimane un maestro di vita cristiana.

Un padre Pio visto, non solo dal punto di vista taumaturgico (operatore di miracoli), ma come uomo delle stimmate che come san Francesco d’Assisi ha aderito in pieno al disegno divino che il Signore aveva su di lui.

Le stimmate, segni visibili della Passione di Cristo, padre Pio inizia a portarle nel corpo dal 20 settembre 1918 e ben presto la notizia della stimmatizzazione si diffonde in tutta Italia e migliaia di pellegrini salgono sul Gargano da questo frate, richiamati dai suoi numerosi carismi.

Per lui, però, incominciano i problemi: il 17 giugno 1923 giunge a San Giovanni Rotondo l’ordine che padre Pio non celebri più la Messa in pubblico e che non si risponda più alle lettere dei fedeli che arrivano al convento; il 25 giugno padre Pio celebra la Messa in privato e, subito, nel pomeriggio si scatena una sommossa popolare; il giorno dopo ritorna a celebrare la Messa in chiesa; l’otto agosto di quello stesso anno arriva l’ordine di trasferire padre Pio ad Ancona; il 17 agosto, preoccupati per l’agitazione delle folle, le autorità ecclesiastiche sospendono il trasferimento di padre Pio; il 22 aprile 1925 il paese è di nuovo in agitazione per alcune restrizioni imposte a padre Pio nel ministero delle Confessioni. Tutto si calma quando tornerà a celebrare la Messa in pubblico.

Padre Pio muore alle ore 2,30 del 23 settembre 1968: “Gesù, Maria! Gesù, Maria!”, sono le sue ultime parole.

Aperte per 50 anni, versando sangue e senza contrarre infezione, le stimmate a padre Pio spariscono misteriosamente poco prima della sua morte, quando cade anche l’ultima crosticina.

Padre Pio, dunque, si forma all’esperienza sanguinante della Croce (e sono tante le festività del mese di settembre, che hanno a che fare con la Croce: Esaltazione della Santa Croce, il 14; l’Addolorata, il 15; le stimmate di San Francesco d’Assisi, il 17; la stimmatizzazione di padre Pio, il 20).

Ai funerali del 26 settembre, partecipano oltre centomila persone. Il giorno dopo venne aperta la cripta che custodisce il suo corpo e da allora inizia il pellegrinaggio ininterrotto di fedeli alla sua tomba.

A 47 anni di distanza dalla morte di padre Pio, la fama della sua santità percorre il mondo intero, suscitando in tutti il desiderio di conversione e di adesione alla volontà salvifica di Dio.

Una famosa massima del santo, <>, fa comprendere che la sua è stata una vocazione straordinaria: la vocazione di un santo mandato da Dio a rinnovare la Chiesa e la stessa famiglia francescana. E il messaggio evangelico, per il frate di Pietrelcina ha rappresentato <>.

Oltre alla sua santità, rimane “la grande opera terrena” di padre Pio: la casa sollievo della sofferenza, iniziata il 9 gennaio 1940 e inaugurata il 5 maggio 1956.

In occasione del Giubileo straordinario, indetto da Papa Francesco per l’Anno Santo della Misericordia, la salma di padre Pio sarà traslata a Roma.

Antonio Cataudo