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Cultura e Società

“20 luglio 2015 Unical: Report “Aspetti socio-demografici ed economici dell’immigrazione in Calabria e in Puglia. I casi di studio delle province di Cosenza e Lecce”

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Il 20 luglio 2015 si è svolto il Convegno presso la Sala University Club dell’Università della Calabria dove è stato presentato il Report “Aspetti socio-demografici ed economici dell’immigrazione in Calabria e in Puglia. I casi di studio delle province di Cosenza e Lecce”. Il Report rappresenta l’output finale del Progetto Pilota "Lavoro come creatività - Job creation in Calabria e in Puglia" finanziato attraverso i fondi PON Governance e Azioni di Sistema FSE 2007-2013 - Obiettivo Convergenza . Asse A "Adattabilità" - Obiettivo specifico 1.3 "Favorire una migliore organizzazione, qualità e sicurezza del e sul lavoro", Azione C.

Il Progetto è stato realizzato:

dal Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza dell’Università della Calabria (Capofila del Progetto);

dall’Associazione IDOS - Roma

e da INTEGRA Onlus di Lecce.

Il Convegno è stato introdotto dai saluti Istituzionali del Pro Rettore dell’Università della Calabria, che ha espresso piena soddisfazione per il fatto che il Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza dell’Università della Calabria (Capofila del Progetto) ha condotto un progetto di ricerca cosi importante, con un tema cosi delicato attuale come è appunto l’immigrazione.

Il Pro Rettore ha conferito alle due Scuole (all’Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” - “A. Nitti” di Cosenza e all’Istituto d’Istruzione Superiore “V. Cosentino” – IPA “Todaro” Rende – Cosenza) l’attestato di partecipazione all’Azione n°IV (Attività di Disseminazione) del Progetto “Job creation in Calabria e in Puglia - Favorire una migliore organizzazione, qualità e sicurezza del lavoro”.

Sono seguiti i saluti istituzionali del Direttore del Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza il Professore Ivar Massabò che con grande soddisfazione ha elogiato tutto il Team dei Ricercatori che ha condotto il progetto pilota, in particolare la Dottoressa Roberta Saladino, che è ha condotto la ricerca nella provincia di Cosenza. Ha concluso il Professore Ivar Massabò dicendo che spera che questa tipologia di ricerca possa essere estesa a tutto il territorio calabrese, perché solo attraverso delle attività conoscitive si possono rilevate le buone prassi e le criticità presenti sul territorio. Solo in questo modo si possono marginare le criticità e valorizzare le potenzialità del fenomeno migratorio, che già porta molti vantaggi in campo economico, come culturale, ma che potrebbe ulteriormente giovare alla regione ed in generale al nostro paese se indirizzato da una visione progettuale più ampia e di lungo respiro.

Dopo i saluti istituzionali ci sono stati gli approfondimenti realizzati da:

ü Luca Di Sciullo in qualità di Ricercatore Senior dell’Associazione IDOS che ha illustrato gli “Aspetti demografici ed economici dell’Immigrazione in Italia”, illustrando come la storia dell’immigrazione in Italia è costituita da 40 anni, dal 1971, anno in cui per la prima volta il saldo migratorio è divenuto positivo. Ha inoltre affermato che occorre rafforzare il sistema normativo per quel che concerne le politiche di integrazione dell’immigrazione in Italia, al fine di evitare episodi come quelli che stanno accadendo negli ultimi giorni nella periferia di Roma (Casale San Nicola) e a Quinto, provincia di Treviso.

ü Roberta Saladino in qualità di Ricercatore Junior all’interno del Progetto “Job creation in Calabria e in Puglia - Favorire una migliore organizzazione, qualità e sicurezza del lavoro”, che ha illustrato gli “Aspetti demografici ed economici dell’Immigrazione in Calabria”. La Dottoressa Roberta Saladino che è una Demografa ha affermato che, fino agli anni “80 la Calabria era soprattutto un luogo di passaggio, dagli anni “90 diviene anche terra di stabilizzazione dove poter realizzare un progetto di vita. Nell’ultimo intervallo intercensuario (2001-2011), gli immigrati residenti hanno avuto un incremento pari a più di 56mila unità.

Analizzando i dati più recenti, gli stranieri residenti in regione al 31 dicembre 2014 sono più di 91mila, si tratta di circa di 5mila persone in più rispetto al 31 dicembre 2013, con un’incidenza sulla popolazione totale pari al 4,4%. Questa crescita è stata determinata da entrambe le componenti principali del bilancio demografico della popolazione straniera: il tasso di crescita naturale (pari a 11,6 per mille) e il tasso migratorio con l’estero (pari a 75,3 per mille). Ha inoltre affermato la Dottoressa Saladino che gli aspetti che più caratterizzano l’immigrazione in Calabria dal punto di vista demografico sono: la femminilizzazione del fenomeno (nel 2001 le donne costituivano solo il 45,9% mentre oggi rappresentano il 53,8%) e l’incremento dei giovanissimi (nel 2001 erano pari a 5,1% del totale oggi sono il 18% della popolazione straniera). La femminilizzazione del fenomeno è in buona parte imputabile ai ricongiungimenti familiari e all’incremento della domanda di colf e badanti per l’assistenza domiciliare degli anziani, mentre per quel che concerne l’incremento dei giovanissimi ciò è verosimilmente dovuto ai ricongiungimenti familiari e all’incremento delle nascite in Calabria dei bambini stranieri. Tutto questo fa sì che l’immigrazione sia ormai un fenomeno strutturale nel territorio calabrese.

Dal punto di vista economico la Dottoressa Saladino sottolinea il fatto che nel 2014 l’occupazione degli immigrati diminuisce cosi come per quella della popolazione autoctona (di 1.744 unità per gli stranieri e di 6.998 unità per gli italiani). Per quel che concerne l’attività imprenditoriale troviamo invece un incremento demografico delle imprese immigrate pari al 5,81 per cento contro l’0,32 per cento delle imprese autoctone. Infine nel caso delle imprese immigrate troviamo 9 casi su 10 di imprese attive mentre nel caso italiano ne troviamo 8 su 10.

La Dottoressa Saladino ha concluso il suo intervento con una frase del Demografo italiano di fama internazionale Massimo Livi Bacci: “Come l’atmosfera e l’oceano, anche la popolazione ha le sue correnti: le migrazioni rimescolano l’umanità”, questa frase racchiude tutto ciò che il movimento migratorio è, un fenomeno prima di tutto umano che esiste da quando esiste l’uomo!

ü Klodiana Cuka in qualità di Presidente d’Integra Onlus – Lecce, che ha parlato del tema “Immigrazione e accoglienza in Provincia di Lecce”. Che ha raccontato brevemente la sua storia personale come immigrata, in quanto la Dottoressa è di nazionalità albanese, giunta in Puglia quando aveva 20 anni. Ha conseguito il Dottorato di Ricerca Internazionale in Studi di Linguistica e Filologia Albanese, presso Università della Calabria. Ha portato l’esempio di alcune buone prassi che ci sono nella provincia di Lecce.

Per le buone prassi della provincia di Cosenza, che sono emerse attraverso l’attività di ricerca della Dottoressa Saladino, sono intervenuti:

1) Giovanni Cuconato in qualità di Responsabile del Centro per l’Impiego di Cosenza, che ha illustrato “Le Politiche attive a favore dei Cittadini Stranieri nell'ambito dei Servizi per l'Impiego della Provincia di Cosenza”, che ha illustrato come la Provincia di Cosenza, attraverso il Centro per l’Impiego, svolge il ruolo di Ente sostenitore e coordinatore di politiche attive per l’immigrazione, rivolte essenzialmente a garantire su tutto il territorio provinciale una concreta e continuativa risposta ai bisogni espressi dalle comunità straniere. l’Ente Provincia di Cosenza collabora da più anni, in regime di convenzione e non, con Enti no profit presenti sul territorio avendo da subito ritenuto importante che le risposte immediate a richieste di aiuto formulate dai migranti fossero date sul territorio provinciale attraverso vari strumenti.

Nel Centro per l’Impiego di Cosenza opera a pieno regime lo Sportello Informa lavoro immigrati che è stato attivato in via sperimentale da settembre 2006 nell’ambito del Piano Provinciale del Lavoro ed ha come finalità quella di supportare i cittadini stranieri non solo nel difficile accesso al mercato del lavoro, ma soprattutto nelle fasi di regolarizzazione della “condizione lavorativa”.

2) Ake Edoh Afelike in qualità di Socio dell’Associazione Culturale Multietnica La Kasbah Onlus, che ha parlato della Sua esperienza di Immigrato e del suo percorso di integrazione. Ha fondato con un altro Immigrato che è anche lui un Rifugiato Politico l’Azienda agricola “Orto Migrante Soc. Agricola”, l’azienda ha l’obiettivo di promuovere un modello di agricoltura naturale, basato sulla creazione di orti sinergici in permacultura, sulla rotazione delle colture, sul sovescio, sul compostaggio, seguendo la filosofia di Masanobu Fukuoka. Presso la Sala dell’University Club dell’UniCal Ake Edoh Afelike con l’aiuto della Dottoressa Roberta Cerminara (Operatrice Sociale della Kasbah) ha allestito un banchetto con i prodotti agricoli tipici di questo periodo che al termine del Convegno sono stati donati alla Dottoressa Roberta Saladino come un omaggio per la sua estrema professionalità e gentilezza.