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Società
San Pietro a Maida - Inaugurato MARTE : Museo ARte Territorio Etmografia
Cesare Natale Cesareo· 9 anni fa
MARTE non il dio della guerra, ma Museo ARte Territorio Etmografia. San Pietro a Maida si ripropone all’attenzione dello scenario culturale Calabrese come una comunità in movimento, dove le idee prendono forma, dove il territorio, la storia e le arti, si coniugano felicemente. Grande soddisfazione del Sindaco dott. Pietro Putame e dell’ass. alla cultura dott. Sebastiano Senese, per l’evento che ha catalizzato l’attenzione dei media e degli ambienti culturali, che vedono in questa bella iniziativa il coronamento di un percorso culturale, che San Pietro ormai da anni sta attuando con tenacia e costanza. A plaudire ed incoraggiare questa realizzazione, gli amministratori dei comuni di “Monte Contessa” il Dott Francesco Scalfaro , sindaco di Cortale, la dott/ssa Patrizia Maiello ,vicesindaco di Curinga, l’arch. Gianfranco De Vito ,sindaco di Jacurso, il prof. Natale Amantea, sindaco di Maida e, in rappresentanza della Regione Calabria, il dott. Giampaolo Latella, portavoce della presidenza.
Un Particolare encomio ai curatori delle tre sezioni in cui si articola il museo: il prof. Michele Licata, il prof. Pierino Gullo, il prof Antonio Spanò . Il Museo posto al centro di San Pietro a Maida , in un luogo simbolo della cultura della cittadina dell’interland lametino : “Il Palazzo della Cultura”, è il degno collocamento di questi percorsi universali: ARCHEOLOGICO, ANTROPOLOGICO e dell’ARTE CONTEMPORANEA.
Un percorso che si fa avvincente ed interessante percorrendo le ampie e luminose sale che accolgono di volta in volta reperti archeologici, manufatti e suppellettili che ci proiettano nel neolitico o nella magna grecia , tutti i reperti appartengono ai nostri territori e dimostrano quanto le nostre radici siano profonde e si perdano agli albori della storia dell’uomo.
Stimolante la sezione di arte contemporanea, nella quale il novecento e il nuovo millennio, si rispecchiano attraverso le opere di artisti provenienti da varie località italiane e dall’’estero.
Appassionante la sezione antropologica ,nella quale gli oggetti esposti ci riconducono ad un passato sopito, ma mai dimenticato; con gli oggetti, gli attrezzi della vita quotidiana e del lavoro, di una comunità contadina fiera delle sue radici.
Un museo quale polo culturale di un territorio, che fa acquistare consapevolezza delle proprie potenzialità, attraverso tracciati culturali, che ci ricordano i percorsi storici e sociali di una società e di un territorio che ha voglia di futuro.
Cesare Natale Cesareo