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Parrocchie news

Con la sacra effige portata in processione, si è conclusa la festa 2015 in onore di S. Maria Goretti, Vergine e Martire

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Con la Celebrazione Eucaristica e, a seguire, la Processione, si è conclusa il 6 luglio u.s. presso la Parrocchia di Santa Maria Goretti Vergine e Martire, guidata da don Giuseppe (Pino) Angotti, la festa in onore della santa, definita da Pio XII <>, che, benché dodicenne, respinse con fermezza i tentativi di violenza sessuale di Alessandro Serenelli, di otto anni più grande di lei, fino ad essere uccisa dallo stesso giovane.

La festa è stata preceduta dalla novena, aperta dal Vescovo di Lamezia, monsignor Luigi Antonio

Cantafora, che nel corso della Messa ha amministrato il Sacramento della Cresima.

“Maria Goretti (a casa conosciuta come Marietta) –come riportato sull’avviso sacro- non è la santa ‘brava’solo cinque minuti: il suo è un itinerario progressivo, costruito giorno dopo giorno nel contesto della sua fanciullezza e, soprattutto, della sua famiglia, in cui la luce della fede ha fatto maturare valori profondi ed intoccabili. Un ‘fiore’, quindi, da cogliere nell’insieme –così conclude l’avviso che campeggia all’inizio del programma della festa patronale, curato oltre che dal parroco, anche dal Consiglio pastorale-, fuggendo da facili sensazioni, tratte dalla fiera dell’effimero…”.

La festa ha avuto diversi momenti: il 2 luglio (Memoria della BVM delle Grazie), nella Giornata di preghiera per le Vocazioni, la corale parrocchiale “Stella Maris” ha dedicato un concerto alla Vergine Maria, che il pubblico ha ben gradito, a giudicare dagli applausi tributati all’indirizzo della corale; il triduo solenne della festa è stato predicato da Fra Luigi Loricchio (ofm), che ha incentrato le sue meditazioni sul tema “Beati i misericordiosi…”; mentre a presiedere la Messa serale di lunedì 6 luglio (Martirio di Santa Maria Goretti) è stato don Josè Chitumba, della Fazenda de Esperança, (“un centro di recupero –come ha spiegato lo stesso Chitumba- per aiutare giovani e adulti vittime della tossicodipendenza e, offrire loro, un percorso di rinascita e di libertà”. Fazenda, che adesso ha anche una sede lametina -in località Lenza Viscardi, via dei Campani 91-, inaugurata da monsignor Cantafora il 20 giugno u.s., la prima in Italia creata su modello della Fazendas del Brasile).

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La statua della santa, sorretta a spalla dai portantini e con ai lati i carabinieri della locale Stazione, è stata portata in processione a partire dalle ore 20:00 del 6 luglio, seguendo un itinerario che ha interessato le vie parrocchiali, ai crocevia delle quali il simulacro, accompagnato dalla banda musicale cittadina e seguito da numerosi fedeli, è stato fatto girare in segno di benedizione.

Al termine della processione, una batteria di giochi pirici ha illuminato il cielo sopra la chiesa.

Di contorno alla festa, è stato predisposto anche un programma civile, con nelle serate del triduo: una serata dance; la Commedia dialettale in tre atti “Cori chjagatu”, presentata dalla Compagnia teatrale “Attori per caso”; e il musical “L’amore, quello vero”, realizzato dai giovani della parrocchia.

Le serate sono state “condite” dalla sagra popolare delle melanzane, patate e cipolle (terza edizione) e da ottimi panini alla piastra, imbottiti.

Antonio Cataudo