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Parrocchie news

Nella chiesa di S. Francesco di Paola, il triduo in onore alla Madonna del Miracolo

Antonio Cataudo · 13 anni fa

Con la S. Messa presieduta da padre Antonio Casciaro e animata dal gruppo Caritas parrocchiale, ha preso il via oggi nella chiesa parrocchiale di San Francesco di Paola, il triduo preparatorio alla festa –di venerdì 20 gennaio- della Madonna del Miracolo, Patrona dell’Ordine dei Minimi.

Per ogni sera, a partire dalle 17:00, nella chiesa di viale della Libertà -retta dai padri Minimi, Antonio Bonacci (superiore e parroco moderatore dei locali frati), Aldo Imbrogno e Antonio Casciaro-, Santo Rosario, Vespri e Santa Messa con omelia.

Mercoledì 18 la Messa sarà presieduta da padre Bonacci e animata dai catechisti parrocchiali; mentre giovedì 19, sarà il gruppo dei Ministri Straordinari dell’Eucaristia ad animare la Messa celebrata da padre Vincenzo Arzente.

Il giorno della festa, venerdì 20 gennaio, sarà scandito dai seguenti appuntamenti: ore 7, S. Messa; ore 11:30, recita del S. Rosario; a seguire, il racconto dell’Apparizione della Madonna ad Alfonso Ratisbonne e la Supplica; ore 17:15, terzo dei 13 venerdì a S. Francesco e Solenne Concelebrazione -animata dal gruppo giovani e dal Terz’Ordine dei Minimi/fraternità di Sambiase-, con incoronazione della statua della Madonna, venerata nello stesso sacro tempio; al termine, bacio della Reliquia della tovaglia. I frati minimi del convento di via della Pace custodiscono da tempo, quale Reliquia, il pezzo di tovaglia proveniente dall’altare della chiesa di S. Andrea delle Fratte in Roma –anche questa chiesa guidata dai Minimi-, ove apparve la Vergine 169 anni fa. Per le notizie storiche sul racconto dell’apparizione della Madonna, bisogna risalire, infatti, a quel 20 gennaio 1842, quando esattamente a mezzogiorno in quel sacro tempio romano, la Vergine apparve e convertì l’ebreo Alfonso Ratisbonne (nato a Strasburgo il 1814), fino a poco prima “nemico accanito ed ostinato della religione cattolica –come si evince dal racconto-, della quale derideva ogni dogma ed ogni pratica”. Il Ratisbonne, nel mentre attendeva un amico, era entrato in quella chiesa, nei pressi di Piazza di Spagna, per ammirare le opere artistiche, “quando d’improvviso –come si evidenzia dal racconto che lo stesso Ratisbonne fa dell’apparizione- mi sentii preso da un certo turbamento… Levai gli occhi verso la cappella (di S. Michele) raggiante di tanta luce, e vidi sull’altare della medesima, in piedi, viva, grande, maestosa, bellissima, misericordiosa la Santissima Vergine Maria simile, nell’atto e nella struttura, all’immagine che si vede sulla Medaglia Miracolosa dell’Immacolata. Mi fece cenno con la mano di inginocchiarmi… Alla presenza della SS. Vergine, quantunque Ella non mi dicesse parola –così Ratisbonne conclude il racconto-, compresi l’orrore dello stato in cui mi trovavo, la deformità del peccato, la bellezza della religione cattolica, in una parola: capii tutto”. Dopo un regolare processo canonico, il fatto, ritenuto autentico, contribuì alla devozione della diffusione della Medaglia miracolosa.