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Vita diocesana

4° Convegno Missionario Giovanile

Paolo Emanuele · 9 anni fa

«Lasciati scavare dall’Amore di Dio, non avere paura di perdere la serenità, perché Lui ti donerà la Felicità che vale molto di più. Una vita felice…è bellissima!», ha ripetuto più volte Alex Zappalà, segretario nazionale di Missio Giovani.

Giorno 3 maggio scorso si è concluso il 4° Convegno Missionario Giovanile (co.mi.gi) nazionale che si è tenuto ad Assisi.

Sicuramente il luogo, uno dei più suggestivi al mondo dal punto di vista della fede e della spiritualità, il bel tempo, le centinaia di partecipanti (circa 300 di cui il 70% giovani di età compresa tra i 15 e 30 anni) hanno fatto si che questo convegno riuscisse bene.

A mio parere, ciò che più di tutto ha coinvolto noi partecipanti è stato il fatto che non si sono dette molte parole e fatte molte riflessioni, ma, al centro è stata posta la Parola di Dio dalla quale si è partiti per scoprire chi fossero i “tre personaggi in cerca d’Amore” che hanno fatto da filo conduttore per tutto il convegno. Maria di Magdala, Tommaso e il discepolo amato, sono stati i protagonisti che, con le loro vite, hanno attraversato la nostra vita, facendo riscoprire, in ciascuno di noi, molti aspetti delle loro personalità.

I biblisti che si sono avvicendati nel raccontarci le storie dei tre personaggi ci hanno donato tantissimi spunti di riflessione personali e comunitari, che sono stati, poi, approfonditi nelle “officine” divise per fasce di età.

I 4 giorni sono stati scanditi da momenti di preghiera, riflessione, approfondimento, e tanta, tanta gioia che solo chi si sente “permanentemente in missione” (cfr. EG di Papa Francesco) può e sa esprimere.

Della nostra Diocesi eravamo presenti in 6 (due sacerdoti e 4 ragazzi); 19 in tutto dalla Calabria!

L’augurio che come CMD facciamo a tutta la nostra Diocesi è che possiamo sperimentare e vivere la bellezza del “sentirsi amati, cercati e desiderati da Dio” e potere essere missionari dell’Amore di Gesù, quell’Amore concreto e vero che non ha paura di lasciarsi ferire e di soffrire per amore dell’altro. Ne vale la pena!!! Con affetto don Fabio Coppola