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Vita diocesana

12° CORSO PER STUDENTI DI TEOLOGIA E GIOVANI IMPEGNATI

Paolo Emanuele · 10 anni fa

12° CORSO PER STUDENTI DI TEOLOGIA E GIOVANI IMPEGNATI

Dal 20 al 24 aprile, a Roma, l’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro e l’Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport hanno organizzato il 12° Corso per studenti di Teologia e giovani impegnati.

“Politica - Economia - Creato, La dottrina sociale della Chiesa nello stile di Papa Francesco”: questo il tema che ha accompagnato 50 giovani, metà seminaristi e metà laici, nei cinque giorni di corso che si sono aperti con la presentazione nella serata di lunedì 20.

Martedì 21 si è entrati subito nel vivo del corso con la relazione tenuta dal prof. Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’università di Roma Tre. Con toni appassionati e appassionanti e grande competenza, il professore ha fatto riflettere sull’importanza della formazione politica affermando che il Magistero deve alimentare l’azione politica e che quest’ultima si costruisce con una formazione umana solida e con una spiritualità forte. Citando l’Appello ai liberi e forti di Don Luigi Sturzo, il Prof. Diotallevi si auspica che la Chiesa possa contribuire alla formazione di uomini liberi e forti che si impegnino in politica per portare avanti il bene comune della società.

Nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda “Cattolici e Impegno Politico”, moderatore Mons. Fabiano Longoni, (Direttore CEI- Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro ). Vi hanno preso parte l’On. Rocco Buttiglione (Deputato Area Popolare-UDC) e l’On. Ernesto Prezioni (Deputato PD). Ci si è confrontati sul problema della crisi politica in Italia e sullo scarso impegno politico dei cattolici. I due onorevoli hanno evidenziato l’importanza dell’impegno da parte della Chiesa per la formazione di una nuova generazione di uomini e donne vocati alla politica.

A seguire, la presentazione di due progetti concreti: il progetto Policoro, presentato come un’opportunità di “fare politica dal basso”, ed il progetto “La santa sede ad Expo 2015” con cui si è sottolineata l’importanza per la Chiesa di portare i valori evangelici in ogni luogo.

La serata si è conclusa con i vespri e la Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Gino Reali (Vescovo di Porto Santa Rufina e delegato regionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport del Lazio).

La mattina del 22 Aprile, dopo la recita delle lodi, i partecipanti del corso si sono incamminati verso San Pietro dove hanno preso parte all’udienza generale del Santo Padre.

Dopo il pranzo nel Seminario Romano Maggiore, i giovani hanno partecipato ad una lezione tenuta dal Prof. Flavio Felice (Ordinario di Dottrine Economiche e Politiche, Pontificia Università Lateranense) dal titolo “Se vuoi pace costruisci istituzioni di pace”. Il professor Felice, dopo un’attenta e puntuale analisi della condizione in cui ci troviamo oggi, ha affermato che non bisogna accontentarsi di una tregua ma è necessario mettere fuori legge la guerra e quindi creare condizioni che portino ad una pace perpetua. Tali condizioni possono essere favorite dalle istituzioni che a loro volta si impegnano a creare sistemi politici ed economici che mettano al centro la persona con la sua dignità poiché, come concluso dal Prof De Felici, “l’economia senza etica distrugge se stessa”.

La Giornata si è conclusa con la Santa Messa e la visita della basilica di San Clemente.

Il penultimo giorno è stato dedicato al tema della custodia del creato: “I fondamenti Teologico Pastorali della Custodia del Creato”, relatore Don Paolo Asolan (Docente di Teologia Pastorale, Pontificia Università Lateranense). Il Prof. Asolan ha iniziato la sua relazione in maniera provocatoria, affermando che Dio si è fatto carne e la pastorale oggi non funziona perché si offre ciò che non serve e si ignorano i problemi degli uomini. Far ripartire la pastorale da ciò che ci sta attorno è una delle sfide a cui oggi la Chiesa è chiamata. L’uomo, creato ad immagine di Dio, per la vita, è Signore nella storia ma non della storia, ed è chiamato ad esercitare la custodia del creato nella responsabilità verso Dio e verso il prossimo, tenendo a mente che, il vero problema da cui deriva la crisi sociale è il cuore dell’uomo, ed è su esso che è necessario vigilare.

La mattinata è proseguita con la condivisione in piccoli gruppi delle riflessioni sulle relazioni e con la presentazione di due esperienze concrete: quella del parco culturale ecclesiale avviata a Senigallia (Marche) dalla cooperativa “Undicesima ora”, e quella della fondazione Lanza, “Per una Conversione Ecologica: il Contributo delle Parrocchie”.

Il tema che è stato affrontato nel pomeriggio, “La custodia del creato nello Stato”, ha avuto come relatori Mons. Mario Lusek (Direttore CEI - Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero e dello Sport), il Prof. Carlo Maria Medaglia (Capo Segreteria Tecnica - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), e il Dott. Cosimo Galasso (Guida nella Riserva Naturale di Torre Guaceto). Quest’ultimo, con un’entusiasmante relazione, ha presentato un’eccellenza italiana: la riserva naturale dello Stato di Torre Guaceto.

La giornata si è chiusa con la Santa Messa presieduta dal S.E. Mons. Vincenzo Apicella (Vescovo di Velletri -Segni e Delegato Regionale per i Problemi Sociali e il Lavoro, Lazio).

L’ultimo giorno del convegno ha visto la testimonianza di Don Maurizio Patricello, (Parroco del Quartiere Parco Verde in Caivano, NA) il quale, raccontando la sua esperienza di parroco nella “terra dei fuochi”, ha denunciato il problema ambientale.

Nelle conclusioni finali, i due responsabili del corso, Mons. Mario Lusek e Mons. Fabiano Longoni, hanno invitato i partecipanti a fare tesoro di quanto ricevuto ed a sensibilizzare e promuovere sempre di più i temi della Dottrina Sociale della Chiesa in tutti gli ambienti in cui si opera, al fine di costruire una società migliore e più umana.

I giovani partecipanti del corso ritornano a casa, con la certezza e la consapevolezza di dover essere sempre più "pietre vive" e protagonisti del futuro che Dio pone nelle loro mani.