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Spiritualità

Da cubista a suora, la testimonianza di suor Anna Nobili in Cattedrale alla Giornata diocesana dei giovani

Paolo Emanuele · 9 anni fa

Da cubista a “ballerina di Dio”. In questa due definizioni è racchiusa la storia di una vita. Quella di Anna Nobili, una ballerina nelle discoteche di Milano, dove è nata 45 anni fa. Nel 1998 la scelta di entrare fra le Suore operaie della Santa Casa di Nazareth; e a metà dell’anno 2008 professa i voti perpetui.

E’stata lei l’ della Giornata Diocesana dei giovani, “In cammino verso Cracovia”, svoltasi domenica 17 maggio 2015, dal pomeriggio a sera, tra le chiese di San Domenico e la Cattedrale, per terminare su corso Numistrano con un momento ricreativo.

La Giornata Diocesana dei giovani, in vista della XXX Giornata Mondiale della gioventù, è stata organizzata dalla Diocesi di Lamezia Terme e dal Servizio diocesano di pastorale giovanile, diretto da Don Fabio Stanizzo, sul tema “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8).

Tanta la partecipazione dei giovani sin dal primo pomeriggio, quando a partire dalle 15:00 nella chiesa di S. Domenico c’è stata l’accoglienza dei partecipanti e un momento di preghiera con la lettura del brano evangelico di Matteo, canti e la lettura del Messaggio di Papa Francesco per la XXX G.M.G.

Alle 16:00, in processione verso la Cattedrale, tutti i giovani con il Vescovo della Diocesi Luigi Cantafora, il sindaco della Città Gianni Speranza, Don Fabio Stanizzo e tanti altri sacerdoti e suore. Nel Duomo lametino c’è stata la testimonianza di suor Anna Nobili, non a mo’di convegno, ma tra danza -insieme con altre ballerine professioniste- e racconto della sua conversione. Prima la danza in maschera, poi quella maschera pian piano lascia il posto agli abiti da suora, all’abbraccio della croce, in un crescendo di musiche e ottima scenografia, che si chiude con la "danza spirituale" sotto la statua della Vergine Maria della Querciuola di Conflenti (che si trova in Cattedrale e vi rimarrà per tutto il mese mariano).

Molto attenta l’assemblea, che ha seguito in un silenzio orante la storia di Anna Nobili (che all’età di soli 13 anni ha conosciuto la realtà della separazione dei suoi genitori, rimanendone segnata), dalle “notti brave” delle discoteche più “in” del capoluogo lombardo fino alla decisione di tagliare con “quel mondo”, con quelle esperienze da cubista dove veniva ammirata solo per il piacere del suo corpo. Accade tutto in una notte, lei entra in una chiesa e vede tanti ragazzi intenti a pregare e con tanta, tanta felicità del cuore. Rimane colpita da ciò, esce da quel sacro tempio, ma poi rientra e inizia anche lei a pregare, sperimentando “sul campo” quella stessa felicità.

Oggi suor Anna è diventata “ballerina di Dio”. Ma non ha lasciato la danza, da sempre la sua passione. Grazie all’incontro con il vescovo di Palestrina (non lontano da Roma) Domenico Sigalini, su esplicita richiesta dello stesso presule, inaugura nell’ottobre 2008 la scuola di danza moderna cristiana “Holy Dance”, continuando ad esprimere con i movimenti del suo corpo le sue sensazioni, spronata anche dalle Suore della sua stessa congregazione.

Al termine della testimonianza di suor Anna, il vescovo di Lamezia Luigi Cantafora ha evidenziato che “con Dio si può uscire dalla voragine”, prendendo proprio spunto dal racconto della suora, che con la danza ha voluto raccontare la sua conversione.

Dopo la benedizione impartita dal presule, i giovani si sono radunati su corso Numistrano per un momento ricreativo, con giochi e animazione a cura degli scout.

Antonio Cataudo