Molto partecipata la Veglia che nella serata di sabato 18 aprile ha visto riunirsi nella chiesa Maria SS delle Grazia in Lamezia Terme/Sambiase tantissimi giovani delle diverse parrocchie cittadine per vivere un momento di preghiera condiviso.
Dopo il primo momento dell’accoglienza nel piazzale esterno del sacro tempio di via Gramsci, tutti hanno fatto il loro ingresso in chiesa, accolti dal canto “Grandi cose”, per l’inizio della Veglia, guidata da padre Valerio Di Trapani.
Dopo il saluto del celebrante, ad aprire l’incontro di preghiera la proiezione di un video su “un adolescente del nostro tempo”: Carlo Acutis, deceduto nel 2006, all’età di 15 anni, per una leucemia fulminante. Un ragazzo come tanti altri suoi coetanei, con la passione del computer. Ma, a parte l’essere esperto di personal computer (leggeva i testi di ingegneria informatica, sbalordendo tutti), la sua particolarità stava nel partecipare ogni giorno all’Eucaristia, che lui definiva “la mia autostrada per il cielo”, affidandosi sempre alla Madonna. Carlo era generoso con tutti: dai bambini ai disabili, dai mendicanti agli extracomunitari. La sua passione informatica (non si sottraeva mai ad aiutare in questo campo gli amici che gli chiedevano una mano) veniva da lui soprattutto utilizzata come momento di evangelizzazione e di catechesi. Prima di spiccare il volo in cielo, ha voluto offrire la sua vita per il Papa e per la Chiesa. Sicuramente Carlo Acutis, che ora è “incamminato” sulla strada che lo porterà alla canonizzazione, rimane un punto di riferimento per i giovani di oggi.
Subito dopo il video, intercalati da canti e da momenti di silenzio, sono stati letti alcuni brani tratti dal Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù 2015. Quindi, la lettura del brano del Vangelo di Marco -riguardante l’episodio del tale che domanda al Maestro cosa deve fare per ottenere la vita eterna e la risposta di Gesù non si fa attendere: “và, vendi quello che hai e dallo ai poveri…; poi vieni e seguimi” (confronta Marco 10, 17-22)- ha preceduto la testimonianza del giovane viceparroco della chiesa del Carmine (sempre di Lamezia ovest), don Claudio Piccolo Longo, che ha raccontato ai giovani la storia della sua vocazione, che “mi porta ancora oggi –ha sottolineato- a continuare a cercare Dio…, andare incontro ad una voce che non ho mai sentito…; e prima o poi –ha aggiunto don Claudio- questo Qualcuno si farà trovare”. Attraverso le sue missioni in terre lontane, Piccolo Longo ha raccontato la sua esperienza in Perù a contatto con la dura realtà della povertà, che lo ha portato, volendo usare le sue espressioni, “ad aprire gli occhi alla povera gente”, “a guardare in faccia la realtà”, “a scoprirsi dentro”, “a porsi le domande esistenziali”, “a continuare a cercare Dio”.
L’ultimo video, prima di una preghiera e un canto finale insieme, ha riguardato Chiara Lubich (fondatrice e prima presidente del Movimento dei Focolari, scomparsa 7 anni fa) per testimoniare ai giovani che una vita “diversa” è possibile, facendosi santi. Già, la santità. “Metà ardua sì -a detta della Lubich-, per coloro che pensano di doverla raggiungere tutta in una volta. Semplice e anche dolce… per coloro che la vogliono raggiungere momento per momento, vivendo nel presente la volontà di Dio su di loro”. Ciò e possibile. “Se Gesù sarà sempre in mezzo a noi… -ancora la Lubich-, Egli, il Santo, ci contagerà della sua santità e, senza saperlo, molti di noi diverremo santi. Il Cielo ne godrà. La storia ne parlerà e noi resteremo nei secoli come una grande scia luminosa, dietro la quale, felici e attoniti, migliaia di giovani in tutte le epoche s’affolleranno”.
Intanto, è scesa ormai la sera e i giovani lasciano la chiesa di Maria SS delle Grazie per fare ritorno nei rispettivi luoghi di provenienza, memori che “Dio ci vuole santi. Lo dice la Scrittura: <
ANTONIO CATAUDO
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Molto partecipata la Veglia per i giovani nella chiesa Maria SS delle Grazie
Paolo Emanuele · 10 anni fa