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Vita diocesana

Iniziati nella Diocesi di Lamezia Terme i riti della Settimana Santa

Paolo Emanuele · 10 anni fa

Iniziati nella Diocesi di Lamezia Terme i riti della Settimana Santa

Il Vescovo di Lamezia Terme Mons. Luigi Cantafora ha presieduto questa mattina la celebrazione della Domenica delle Palme che ha dato inizio alla Settimana Santa, durante la quale la Chiesa celebra l’evento centrale della fede cristiana: la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo. Le comunità parrocchiali del centro storico di Nicastro si sono ritrovate di fronte alla Chiesa di San Domenico da dove è partita la processione verso la Cattedrale, rievocando l’ingresso di Gesù a Gerusalemme.

“Non si tratta solo di rivivere, ma di “partecipare” all’evento centrale della nostra salvezza”. Così il Vescovo ha invitato a vivere i giorni della Settimana Santa ponendosi nell’atteggiamento del discepolo che “ascolta il suo maestro, cioè ritiene che le parole dette da lui siano vere, le considera un insegnamento efficace di cui lui ha bisogno e si lascia ammaestrare, addestrare, educare. Il vero discepolo è docile, non si ribella, accoglie”. Per il Presule, anche tra i cristiani c’è il rischio di “una dissociazione tra la fede e la vita, di essere cristiani che ascoltano ma poi di fronte agli eventi concreti della vita fanno di testa propria”; occorre – ha aggiunto – un ascolto attivo con il cuore e non solo con le orecchie che ci permetta di entrare in una dimensione nuova: la mitezza di Gesù, che è il grande atteggiamento con cui egli affronta tutto”.

Il modello da seguire – ha concluso Cantafora – “è Gesù che entra con mitezza a Gerusalemme cavalcando un puledro d’asina, si lascia ungere da una peccatrice a casa di Simone, si lascia arrestare consegnandosi ai suoi carnefici, non risponde alle provocazioni e alle ingiurie, dona la sua vita perdonando.”

I riti della Settimana Santa proseguiranno il Giovedì Santo con la Messa Crismale in Cattedrale presieduta dal Vescovo insieme ai sacerdoti di tutta la Diocesi con il rinnovo delle promesse sacerdotali e la benedizione degli oli.